Commentando una intervista di Angelo Bonelli rilasciata a Repubblica, il nuovo presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV ), Fabio Florindo (nominato dalla ministra del MUR, Bernini, negli ultimi giorni dello scorso marzo), ha dichiarato che discutere del Ponte sullo Stretto di Messina è sacrosanto, ma inquinare il confronto con affermazioni più o meno gravemente inesatte costituisce un vulnus che invalida in partenza il dibattito:

"Bonelli asserisce che l'INGV ha lanciato un allarme: non è stato ascoltato. Non è precisato su cosa l'INGV avrebbe lanciato tale allarme, ma si può presumere che Bonelli si riferisca alla pericolosità sismica dello Stretto di Messina. Premesso che l'INGV è un ente di ricerca, e come tale in genere si astiene dal partecipare a dibattiti pubblici come quello in corso sul Ponte, e che per segnalare eventuali criticità fa riferimento solo ed esclusivamente al Dipartimento della Protezione Civile, spiace rilevare che l'affermazione di Bonelli è destituita di qualunque fondamento. Né il presidente dell'INGV, Fabio Florindo, né i suoi ricercatori hanno fatto alcuna affermazione di questo tono. Parimenti, laddove Bonelli afferma che gli esperti Ispra hanno detto che il pilone di Cannitello insiste su una faglia: non sono stati ascoltati, asserisce una cosa gravemente inesatta. I colleghi Ispra, autori della banca-dati di faglie attive denominata Ithaca, hanno solo censito quella faglia, in quanto mappata in una carta geologica pubblicata 42 anni fa, senza aggiungere alcuna valutazione di merito. Ricercatori Ingv hanno studiato sul terreno quella faglia – e ne hanno analizzato il ruolo – sia nel quadro del Progetto Definitivo del Ponte, elaborato nel 2010 (non trenta anni fa, come asserisce lo stesso Bonelli), sia nel 2024 per rispondere alla richiesta di integrazione n. 83 della commissione Via-Vas del Ministero dell'Ambiente".

Una dichiarazione, quella di Florindo che lascia più che perplessi, addirittura stupefatti, visto che in precedenza il suo predecessore all'INGV, Doglioni, ha sostenuto una tesi del tutto contraria a quella da lui esposta.

Pertanto, dopo aver appreso quanto dichiarato da Florindo, Bonelli ha risposto così: 

"In relazione alla nota, surreale e scandalosa, del presidente dell'INGV Fabio Florindo – in carica dal 27 marzo 2025 – ricordo che esiste un principio di continuità amministrativa degli atti, validi salvo specifiche delibere del CdA. L'ex presidente INGV, prof. Carlo Doglioni, ha già chiarito in sede istituzionale l'inadeguatezza degli studi sismotettonici sul Ponte, rilevando che la PGA [accelerazione di gravità] di progetto (0,58 g) è gravemente sottostimata rispetto ai possibili valori nello Stretto, facilmente superiori a 1 g e fino a 1,5–2 g, ben oltre quelli registrati nei terremoti dell'Aquila (0,66 g) e di Amatrice e Norcia (0,95 g).Negare che lo Stretto di Messina sia potenziale area epicentrale, alla luce della sismicità storica – come il terremoto del 1908 – e di quella strumentale, significa negare l'evidenza scientifica. Florindo sostiene che sia inesatto dire che il pilone lato Calabria insista su una faglia attiva: falso. Il catalogo ufficiale ISPRA-ITHACA censisce una faglia a circa 20 metri dalle fondazioni del pilone di S. Trada, riportata nei disegni di progetto come certa e attiva.Nessuno ha mai chiesto di aggiornare il catalogo o modificare il progetto, e la pericolosità di una faglia in zona sismica è nota a qualsiasi ingegnere strutturista.È un fatto che l'attuale presidente dell'INGV abbia firmato una convenzione da 250mila euro con la società Stretto di Messina. Chi sono i referenti scientifici di questa convenzione? Ci sono stati rapporti di consulenza, come quello del dott. Valensise?Alla luce delle gravi discrepanze con le posizioni dell'ex presidente Doglioni, ritengo necessario informare l'autorità giudiziaria. Invece di liquidare l'allarme come infondato, Florindo dovrebbe riconoscere che i rischi sollevati da ingegneri, sismologi e geologi sono fondati, documentati e noti. Costruire un pilone [di oltre 400 metri, ndr] su una faglia attiva non è allarmismo: è follia e irresponsabilità".