Da il manifesto, articolo di Roberto Della Seta:
«Il nostro Duce non lo permetterà mai!». Mio nonno Angelo Della Seta rispondeva così quando un parente o qualche cliente del suo grande negozio di tessuti in piazza Giudia nei primi mesi del ’38 gli riferiva le voci del ghetto sull’intenzione di Mussolini di replicare in Italia, in vista dell’alleanza politica e militare tra Italia e Germania che sarà sancita nel 1939 con il “patto d’acciaio”, le leggi naziste contro gli ebrei.Angelo era convintamente fascista, tra i suoi libri ho ritrovato quattro volumi rilegati con i discorsi di Mussolini e con il suo nome – A. Della Seta – stampato sulla copertina. Smise di essere fascista quando i suoi due figli adolescenti – mio padre Piero e sua sorella Giovanna – e altre migliaia di ragazze e ragazzi furono cacciati dalla scuola perché ebrei. Morì di malattia nel 1940, mentre dieci suoi fratelli, sorelle, cognati, nipoti, moriranno nel 1944 sotto le docce a gas di Auschwitz.ERA FASCISTA, mio nonno, sebbene fosse un uomo saggio e buono: le leggi razziali travolsero la sua fiducia smisurata in Mussolini trasfigurandola in impotenza disperata per i figli violentati, sosteneva mio padre che cominciò lì la malattia che lo uccise. Come mio nonno Angelo furono fascisti fino alle leggi razziali tanti ebrei italiani.Così Guido Jung, fondatore dell’Iri e ministro delle finanze dal ’32 al ’35. Così voci importanti delle rappresentanze ebraiche, dai rabbini di Torino Disegni, di Pisa Hasdà, di Trieste Zolli (nel ’40 diventerà rabbino a Roma), ai presidenti delle comunità di Milano Janach, di Torino Ovazza, di Venezia Ravà (Hasdà morirà a Auschwitz, Disegni a Auschwitz perderà una figlia, Ovazza sarà assassinato dai nazisti in Italia insieme alla famiglia).Il ricordo di mio nonno Angelo ebreo e fascista mi è tornato in mente quando ho letto che Riccardo Pacifici, leader storico della comunità ebraica romana, ha bollato come epigoni degli «ebrei di corte sotto il fascismo» le 215 persone con origini ebraiche (significa anche “mezzosangue” come me, ebreo era soltanto mio padre) che hanno promosso l’appello contro la pulizia etnica a Gaza pubblicato nei giorni scorsi su questo giornale e su Repubblica.Merita attenzione la violenta e triviale scomunica («mi ci pulisco il sedere») impartita da Pacifici a noi promotrici e promotori dell’appello e alle altre centinaia che dopo la pubblicazione lo hanno sottoscritto: un’invettiva che pronunciata da lui suona paradossale, quasi grottesca, proprio per l’accusa di «criptofascismo» che l’accompagna e sostiene.Pacifici vive in un mondo alla rovescia nel quale i fascisti siamo noi che nel nome dei valori umanitari, cosmopoliti che abitano abbondantemente la tradizione dell’ebraismo e le stesse origini del sionismo ci opponiamo all’idea di deportare i palestinesi da Gaza, ai massacri a Gaza (genocidio o “semplici” crimini contro l’umanità? Il dibattito non mi appassiona) e alle violenze quotidiane dei coloni in Cisgiordania, noi che denunciamo la degenerazione antidemocratica e ultranazionalista di Israele che da sei decenni governa su milioni di persone che non hanno il diritto di scegliere con il voto chi per l’appunto li governa.SIAMO NOI per Pacifici i fascisti, noi che combattiamo l’antisemitismo – quello carsico che non muore mai e periodicamente riemerge dalle fogne della storia europea, quello contemporaneo che veste abusivamente i panni della solidarietà filopalestinese: spesso saldati, come negli insulti anche di questi giorni a Liliana Segre – e insieme rifiutiamo l’islamofobia e ogni forma di razzismo; nel suo mondo alla rovescia i fascisti siamo noi che riteniamo l’etica una categoria di giudizio da applicare universalmente e non un privilegio da riservare solo a chi ha il nostro sangue, parla la nostra lingua o crede nella nostra religione, noi che consideriamo vittime inermi e innocenti sia i civili massacrati o rapiti il 7 ottobre da Hamas sia i civili palestinesi colpiti a morte dalle bombe israeliane.Gli “antifascisti” invece, secondo Pacifici, sono quegli ebrei che, qualunque violenza o crimine compia Israele, «Israele ha ragione» perché è la civiltà contro la barbarie. Antifascista è lui che dai tempi di Alemanno sindaco flirta con la destra postfascista, che non ha mai preso le distanze dai fascisti, e razzisti, conclamati presenti nel governo Netanyahu; è Ester Mieli già portavoce della comunità ebraica romana e oggi senatrice di Fratelli d’Italia, il partito che ha nel simbolo la fiamma del Msi di Almirante. Antifascista, magari, è la brigata Dario Vitali, che nel nome di un ebreo fascista della prima ora dà l’assalto ai licei romani mobilitati per difendere i diritti violati dei palestinesi.Se ne va il Carnevale, festa derivata dai Saturnali dell’antica Roma che mettevano in scena per qualche giorno un mondo alla rovescia in cui ci si scambiava ruoli politici, sociali, in cui ognuno si travestiva da proprio contrario. Rassicurami Riccardo Pacifici: garantiscimi che cominciata la quaresima (perdona la scivolata cristiana) ci fai tornare tutti, noi e te, quelli che siamo davvero.
Un promemoria per chi, sui media, riporta come vangelo le "bestialità" degli ebrei della diaspora che tifano, plaudono, approvano e giustificano l'apartheid e il genocidio dello Stato ebraico di Israele contro i palestinesi... di Gaza, di Gerusalemme Est e della Cisgiordania.
Per quegli estremisti, massacrare civili, compresi donne e bambini, è lecito e dovuto per la sicurezza di Israele, uno Stato nato con il terrorismo e la pulizia etnica che, dopo l'apartheid, si è reso pure responsabile di genocidio.
Quello che quei violenti non riescono a giustificare, però, fanno finta di non vedere. Questo è un elenco dei crimini commessi "solo questa mattina", lunedì 27 ottobre, in Cisgiordania, terra palestinese che i santi ebrei israeliani chiamano esclusivamente Giudea e Samaria:
- Le forze israeliane demoliscono due case palestinesi vicino a Gerico.
- Le forze israeliane arrestano 15 ex prigionieri di Gerico.
- Le forze israeliane impediscono agli agricoltori di raggiungere le loro terre vicino a Ramallah.
- Israele costringe un uomo di Gerusalemme a demolire la propria casa.
- Le forze israeliane spianano terreni e asfaltano una strada coloniale vicino a Nablus.
Questo solo questa mattina...


