La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, questo giovedì, ha incontrato il primo ministro albanese Edi Rama a Villa Doria Pamphilj, dove si è tenuto il primo vertice intergovernativo Italia-Albania."È una giornata che per le nostre relazioni bilaterali si può definire storica. Perché è la prima volta che i nostri governi si incontrano in un formato di questo tipo e per la quantità e la qualità delle intese bilaterali tecniche e governative sottoscritte", ha detto, nelle dichiarazioni congiunte, la premier che ha poi parlato anche del colloquio il Protocollo Italia-Albania sui migranti: "Non tutti hanno compreso la validità del modello. ... Sono  passati due anni e noi arriveremo due anni dopo a fare esattamente quello che avremmo potuto fare due anni prima e penso che ciascuno si assumerà  le proprie responsabilità. ... In tanti hanno lavorato per frenarlo o bloccarlo ma noi siamo determinati ad andare avanti, perché è un meccanismo che ha la potenzialità di cambiare il paradigma sulla gestione dell'immigrazione. ... Ci sono alcune nazioni europee che da tempo cercano di inserirsi nella stessa iniziativa, nel Protocollo Italia-Albania, perché tutti comprendono che un'iniziativa di questo tipo è rivoluzionaria per la gestione dei flussi migratori".

In pratica, la signora Giorgia Meloni ha definito "rivoluzionario" uno spreco da quasi 1 miliardo di euro per costruire due centri a Shengjin e Gjader che finora hanno ospitato poco più di un centinaio di migranti.

Il 6 Novembre 2023 il governo di Giorgia Meloni ha firmato un protocollo con l'Albania per trasferire i migranti soccorsi in mare. Inizia così una vicenda basata su presupposti giuridici e logici che definire assurdi è ben poco e caratterizzata poi da spese per la costruzione dei centri e per il loro mantenimento,tanto ingenti da dover essere finanziate con tagli a fondi e ministeri.
Adesso, sull'allocazione di queste risorse pende un esposto alla Corte dei Conti da parte dell'organizzazione internazionale indipendente ActionAid. Fino al 2028 sono previsti più o meno 125 milioni l'anno per il mantenimento dell'accordo. Ad oggi, sono circa una ventina i migranti presenti in Albania!

Alla fine, di rivoluzionario c'è solo una cosa: la capacità di trasformare un fallimento operativo in un trionfo mediatico. Giorgia Meloni riesce a definire "storico" un accordo che costa quanto una importante voce di spesa in una manovra economica e produce meno risultati di un centro d'accoglienza comunale.

Forse, più che un vertice Italia-Albania, dovremmo parlare di un vertice sull'arte di sprecare risorse pubbliche. E mentre la premier si congratula con se stessa per la "visione strategica", ai cittadini resta solo la consapevolezza amara che, ancora una volta, la retorica del "prima gli italiani" si traduce nel solito: prima gli sprechi... e poi neppure le scuse!