Il CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) è un organo costituzionale italiano previsto dall'articolo 99 della Costituzione. È un organo consultivo del Governo e del Parlamento, e può dare pareri o proporre leggi in materia economica e sociale. Raccoglie rappresentanti delle categorie produttive, cioè sindacati, imprenditori, professionisti e associazioni del terzo settore. Non ha potere legislativo diretto, ma può proporre disegni di legge e deve essere consultato su alcune materie economiche.
Serve, in teoria, a fare da ponte tra il mondo del lavoro, dell'economia e le istituzioni.
Dopo tale premessa, viene da chiedersi come sia possibile che abbia potuto tenere nella propria sede "la giornata di studio e analisi in occasione dell'anniversario del 7 ottobre 2023" organizzato dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, titolata "La storia stravolta e il futuro da costruire"?
Una "giornata" aberrante dove erano presenti tutti i "mistificatori" della realtà che finora hanno giustificato e applaudito il genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato canaglia di Israele.
Alcuni nomi? Stefano Parisi, Sergio Della Pergola, Noemi Di Segni, David Parenzo, Giuliano Ferrara, Claudio Velardi, Mario Sechi, Fiamma Nirenstein... e, tra gli altri, Eugenia Roccella, che con il suo intervento è riuscita ad oscurare la vergogna del coinvolgimento di un organo costituzionale in un evento propagandistico in cui, oltretutto e per certo (anche senza conoscere i contenuti, sono sufficienti le presenze), si sono giustificati crimini di guerra.
Che cosa ha detto la "ministra" Roccella? Che le "gite" ad Auschwitz non sarebbero servite a ricordare lo sterminio degli ebrei ma soltanto a "collocare l'antisemitismo nel fascismo", sostenendo, in pratica, che ad essere antisemiti siano stati e siano gli antifascisti.
Le sue parole sulle gite scolastiche ad Auschwitz rappresentano un grave tentativo di riscrivere la storia e di rovesciare le responsabilità.
La senatrice Liliana Segre, a stretto giro, le ha risposto che "la formazione dei nostri figli e nipoti deve partire dalla conoscenza della storia: la memoria della verità storica fa male solo a chi conserva scheletri negli armadi".
In pratica, le ha dato della fascista... post o neo che sia.
Come avviene in questi casi, la ministra Roccella ha subito replicato di esser stata fraintesa, annunciando spiegazioni a breve. Di fatto, non si capisce come un soggetto simile possa esser ministro se non è in grado di capire la gravità di ciò che sta dicendo. Però, considerando la composizione e la qualità delle persone che costituiscono il governo Meloni, non c'è da stupirsene.
Ma bisogna capire la poverina. In un contesto dove i partecipanti facevano a gara ad insultare i palestinesi e ad inneggiare ai crimini dello Stato ebraico, Roccella non voleva esser da meno dei presenti, ed è partita da lontano per poter dimostrare che chi nelle piazze abbia denunciato i crimini degli ebrei israeliani, lo ha fatto semplicemente perché è antisemita.
"La Roccella, che accusa altri di antisemitismo, dovrebbe sapere che i palestinesi sono anch'essi un popolo semita. Con le sue parole dimostra non solo ignoranza storica, ma un pregiudizio profondo verso chi si oppone alla violenza e chiede giustizia". (Angelo Bonelli)
La cosa miserevole è che gli ebrei italiani, gente come Roccella, l'applaude. In pratica, figli, nipoti e pronipoti delle vittime del nazifascimo si sentono rappresentati da gente che al fascismo strizza l'occhio.


