Nel 2024 in Italia sono stati registrati 327 omicidi, un calo del 2,1% rispetto all'anno precedente. Le vittime sono state 116 donne e 211 uomini. La flessione riguarda soprattutto gli uomini, mentre gli omicidi di donne restano sostanzialmente stabili. Il fenomeno si mantiene su livelli tra i più bassi in Europa.
Autori sempre più identificati
Nel 91,1% dei casi l'autore è stato individuato. Per gli omicidi di donne la percentuale arriva al 100% ed è quasi sempre un uomo. Anche gli uomini vengono uccisi soprattutto da altri uomini: 156 su 182 casi noti.
La maggior parte delle vittime è italiana (74,3%). Tra le donne italiane, il 93,4% è uccisa da connazionali. Per le straniere il quadro è diverso: il 48% è ucciso da persone della propria nazionalità.
L'Italia resta tra i Paesi più sicuri dell'UE
Con un tasso di 0,55 omicidi ogni 100mila abitanti, il Paese si conferma tra i più sicuri dell'Unione Europea. Nel 2023 la media UE era di 0,91. Solo la Slovenia registra valori simili all'Italia, mentre i Paesi baltici restano stabilmente i più colpiti.
Negli ultimi anni in Europa si osserva un calo generale degli omicidi, dovuto soprattutto al miglioramento nella regione baltica. Francia, pur rimanendo su valori più alti, mostra una riduzione. Germania e Spagna invece restano ferme.
Chi è più a rischio: uomini giovani, donne anziane
Il profilo del rischio cambia nettamente per genere:
- Uomini: tasso di 0,73, con rischio massimo tra i 35 e i 44 anni.
- Donne: tasso di 0,38, ma rischio che cresce con l'età fino a un picco tra i 75 e gli 84 anni (0,81), soprattutto per mano di partner o familiari.
Gli omicidi legati alla criminalità organizzata colpiscono quasi solo uomini: 21 nel 2024, nessuna donna.
La componente straniera
Gli stranieri rappresentano il 25,7% delle vittime, con un tasso pari a 1,62 ogni 100mila residenti, molto superiore a quello degli italiani (0,45). Tra gli stranieri il divario tra uomini e donne è marcato: 2,30 contro 0,95.
Le donne straniere sono uccise nel 76% dei casi in un contesto familiare, con concentrazione maggiore tra 45 e 54 anni.
Geografia del fenomeno
La distribuzione regionale mostra differenze nette:
- Uomini: la Campania presenta i valori più alti (1,74 ogni 100mila), seguita da Molise e Sardegna.
- Donne: in cima Valle d'Aosta, Sardegna e Marche.
Gli omicidi mafiosi sono concentrati nel Mezzogiorno, e non risultano nelle regioni del Nord.
Chi uccide
Nel 2024 l'autore è un uomo nell'88,3% dei casi.
Le donne che uccidono aumentano (35 autrici), quasi tutte italiane, e in tre casi su quattro colpiscono uomini.
Gli omicidi restano per lo più intra-etnici: italiani uccisi da italiani, stranieri da stranieri o comunque da non connazionali.
Minori coinvolti: vittime e autori
Sono stati registrati 21 omicidi di minorenni:
- I bambini sotto i 14 anni vengono uccisi quasi sempre da un genitore, spesso in contesti di disagio psicologico. Le autrici sono soprattutto donne.
- Gli adolescenti sopra i 14 anni vengono uccisi da coetanei o giovani adulti maschi sconosciuti alla vittima.
Nel 2024 i minorenni imputati di omicidio sono 17, tutti maschi.
Motivi e armi
Quasi la metà degli omicidi nasce da liti, rancori e futili motivi. Per le donne, queste liti avvengono soprattutto nel contesto domestico.
Seguono motivazioni legate a disturbi psichici, passioni, rapine ed economie criminali.
Le armi più usate:
- armi da taglio: 33%
- armi da fuoco: 30%
- armi improprie: 8,6%
- altre modalità: 28,4%
Tutti gli omicidi mafiosi sono commessi con armi da fuoco.
Femminicidi: un quadro consolidato
L'Italia aderisce al framework ONU per misurare i femminicidi. Nel 2024 si stimano 106 femminicidi su 116 omicidi di donne (91,4%).
Di questi:
- 62 avvengono nella coppia (partner o ex partner)
- 37 in ambito familiare
- 7 per accanimento fisico da parte di conoscenti o sconosciuti
L'accanimento sul corpo riguarda 61 vittime, soprattutto in ambito familiare o di coppia.
In circa un terzo dei femminicidi nella coppia l'autore si suicida.
Orfani dei crimini domestici
Nei femminicidi di coppia si stimano 25 orfani minori, 17 dei quali hanno perso anche il padre perché autore e suicida. In alcuni casi gli omicidi coinvolgono anche altri familiari.
Fonte: Istat


