Il presidente statunitense Donald Trump ha scatenato nuove polemiche attaccando alcuni legislatori democratici che avevano esortato i membri delle forze armate a rifiutare ordini illegali. In un post su Truth Social, Trump ha rilanciato un articolo su un video diffuso martedì da sei membri del Congresso con esperienze militari o nei servizi di intelligence, scrivendo:
“COMPORTAMENTO SEDIZIOSO, punibile con la MORTE!”
Precedentemente, Trump aveva definito la situazione “davvero grave e pericolosa per il nostro Paese”, sostenendo che le parole dei legislatori non potessero rimanere senza conseguenze e accusandoli di essere traditori. I suoi post rappresentano l’ennesimo esempio di inviti pubblici alla punizione di chi lui considera un nemico politico.
Dall’inizio del suo mandato nel gennaio scorso, Trump ha più volte parlato di incarcerare avversari politici, mentre il Dipartimento di Giustizia ha preso di mira critici come gli ex funzionari federali John Bolton e James Comey.
Nel novembre 2021, Trump aveva già difeso gli slogan dei suoi sostenitori che chiedevano la fucilazione del vicepresidente Mike Pence durante l’assalto mortale al Campidoglio del 6 gennaio.
Le parole del presidente hanno immediatamente sollevato preoccupazioni per possibili incitamenti alla violenza. I leader della Camera dei Rappresentanti hanno contattato la polizia del Campidoglio per garantire la sicurezza dei legislatori democratici. In una conferenza stampa, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha negato che Trump intendesse eseguire membri del Congresso, ma ha criticato i Democratici per aver invitato i militari a sfidare la catena di comando.
Per i civili, la legge statunitense non prevede il reato di sedizione, sebbene la “cospirazione sediziosa” comporti fino a 20 anni di carcere. Per i militari, invece, il Codice Uniforme di Giustizia Militare prevede la sedizione come reato punibile anche con la pena di morte.
I legislatori coinvolti includono i senatori Elissa Slotkin, ex analista CIA e veterana della guerra in Iraq, e Mark Kelly, ex astronauta e veterano della Marina, oltre ai deputati Jason Crow, Maggie Goodlander, Chris Deluzio e Chrissy Houlahan. Nel video, essi si rivolgono direttamente ai militari e agli addetti all’intelligence, avvertendo che l’amministrazione Trump stava mettendo queste istituzioni contro il popolo americano e minacciando i principi della Costituzione.
Kelly ha dichiarato: “Le nostre leggi sono chiare: potete rifiutare ordini illegali”, e Slotkin ha concluso con un appello alla difesa della legge e della Costituzione: “Non mollate la nave”. Dopo il post di Trump, Slotkin ha ribadito su X che continueranno a proteggere la Costituzione, senza lasciarsi intimidire. I legislatori non hanno citato ordini specifici che considererebbero illegali.
I Democratici hanno inoltre criticato Trump per alcune operazioni militari contro sospetti trafficanti di droga nel Mar dei Caraibi e nel Pacifico, sollevando dubbi sulla legalità e la trasparenza delle azioni. Vi sono state anche preoccupazioni su possibili attacchi diretti al Venezuela e sull’uso della Guardia Nazionale per controlli sull’immigrazione nelle città americane.
Il senatore Chris Coons, principale Democratico della sottocommissione per la Difesa, ha definito “inquietante” l’ipotesi di esecuzioni per chi ricorda ai militari i loro obblighi legali, esortando i colleghi repubblicani a condannare subito le parole di Trump. Tra i Repubblicani, invece, la reazione è stata perlopiù silenziosa. Lindsey Graham ha affermato di non conoscere ordini illegali impartiti all’esercito e ha invitato i Democratici a essere più specifici. Il leader dei Democratici al Senato, Chuck Schumer, ha definito i post di Trump una minaccia diretta, sottolineando che il linguaggio della morte e del tradimento potrebbe avere effetti pericolosi tra i suoi sostenitori.


