Il Sì in vantaggio sul No di poco più di sei punti percentuali, con il 41% di indecisi e il 23% dell’elettorato che addirittura non sa ancora del referendum. Sono i risultati di un sondaggio sul voto sulla riforma costituzionale della giustizia, effettuato nell’ambito dell'”Osservatorio politico nazionale” realizzato ogni settimana dall’istituto Ixé. A quattro mesi circa dalla consultazione – che si dovrebbe tenere entro fine marzo – solo il 39% degli intervistati afferma di averne sentito parlare e di “sapere di cosa si tratta“. Un altro 37,2% dice di sapere del referendum ma di “non conoscere bene i contenuti“, mentre il 23% si dichiara totalmente all’oscuro.

Tra chi è a conoscenza dell’appuntamento, solo il 56,6% sa che si tratta di un referendum confermativo, per cui non è previsto il quorum. Il sondaggio d Ixe conferma comunque quella che appare una tendenza ormai consolidata anche da altri sondaggi usciti in questi giorni. Per Swg, ad esempio, i favorevoli alla riforma sono il 46%, i contrari il 28 e gli indecisi il 26, per Ipsos rispettivamente il 31, il 24 e il 45. Ancora prima, un sondaggio di OnlyNumbers dava il No in svantaggio di dieci punti (38,9 contro 28,9%) contro il 17,2% di indecisi.

Lo stesso istituto Ixe ha poi pubblicato i sondaggi politici che fotograno una situazione anch0essa abbastanza consolidata, con Fdi sempre in crescita e il Pd che arranca, mentre crolla il movimento cinque stelle.
 

Il Partito democratico scende al 21,8% (-0,2%). Ma il vero campanello d’allarme suona per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che perde ben -1,1% in due mesi, scendendo al 13%: un crollo che lo allontana dal ruolo di traino dell’opposizione. E che lo avvicina pericolosamente al punto di rottura.

L’unica nota positiva che si registra tra i banchi dell’opposizione è il significativo balzo in avanti di Alleanza Verdi e Sinistra, che cresce dell’1% fino al 7,1%, sottraendo probabilmente voti proprio ai grillini a guida Conte. E ne frattempo, nulla di nuovo dal fronte occidentale di Azione e Italia Viva, che restano sostanzialmente ai margini, ben lontani dal poter costituire una vera alternativa.
Infine molto alto sempre il dato relativo alla fiducia nel presidente della Repubblica. Il 70% degli italiani, infatti,  ha fiducia nel presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.