Istat, report al 31 dicembre 2024
In Italia sono oltre 3,8 milioni i cittadini non comunitari con un permesso di soggiorno valido. Nel corso del 2024 sono stati rilasciati 290.119 nuovi permessi, in calo del 12,3% rispetto all'anno precedente. Un dato che segna una battuta d'arresto dopo tre anni di crescita, e che riflette soprattutto la brusca diminuzione degli ingressi per motivi familiari e di studio. In controtendenza, invece, aumentano i permessi per lavoro e le domande di protezione internazionale.

Asilo: domande in crescita, tassi di rifiuto ancora alti
Nel 2024 le richieste di asilo presentate in Italia sono state 151.120, oltre 20mila in più rispetto al 2023. Le Commissioni territoriali hanno esaminato 78.565 domande respingendone il 64,1%, confermando un tasso di rifiuto elevato. Cresce quindi la pressione sul sistema di accoglienza, mentre rimane alto il numero di procedimenti che non si concludono con un riconoscimento della protezione.

Permessi di soggiorno: crollano famiglia e studio
La diminuzione dei nuovi permessi riguarda quasi tutte le motivazioni di ingresso:

  • Famiglia: -18,8%, pur restando la prima causa di rilascio (36,1% del totale).
  • Studio: -26,7%, dopo tre anni consecutivi di aumento.

Gli ingressi per ricongiungimento familiare calano soprattutto tra ucraini (-44,9%), indiani (-37,8%) e albanesi. Solo tre collettività segnano una crescita per motivi familiari: tunisini (+11,6%), cinesi (+11,5%) ed egiziani (+5,7%).

Anche l'arrivo di studenti stranieri subisce una frenata. L'Iran rimane il primo Paese di provenienza (3.083 permessi), seguito da Cina e Turchia. Lombardia e Lazio attraggono quasi il 40% degli studenti non comunitari.

Lavoro: unico segmento in crescita
Controcorrente rispetto al trend generale, i permessi per lavoro aumentano del 3,8%, arrivando a coprire il 13,9% dei nuovi rilasci. Tuttavia, il dato nasconde un forte squilibrio di genere:

  • Uomini: +16,7%
  • Donne: -30,3%

Il boom riguarda in particolare i lavoratori provenienti da Tunisia (+79,7%) e India (+48%), che da soli rappresentano oltre due terzi dei nuovi permessi per lavoro. I permessi per occupazione stagionale restano prevalenti (45,9%), seguiti da quelli per lavoro dipendente (45,1%). Lombardia, Campania e Veneto sono le regioni che rilasciano più permessi legati all'occupazione.

Cittadinanze: Bangladesh in testa, crollano gli arrivi dall'Ucraina
Per la prima volta in vetta alla classifica dei nuovi ingressi troviamo i cittadini del Bangladesh (28.045 permessi, 9,7% del totale), seguiti da Marocco e Albania. Fortissima la contrazione degli ingressi dall'Ucraina, che segnano un crollo del 54,2% rispetto al 2023.

Principali tendenze su Variazione permessi 2024:

  • Ucraina:   -54,2%   In forte calo
  • Tunisia:    +30,7%   In forte crescita
  • Perù:   +25,7%   In crescita
  • Albania:   -26,0%   In diminuzione
  • India:   -    Calano gli ingressi familiari, ma esplode il lavoro

Il 20,9% dei nuovi permessi è stato rilasciato in Lombardia, seguita a distanza dall'Emilia-Romagna (9,5%).

Cittadinanza italiana: in lieve aumento
Nel 2024 sono stati oltre 217mila i cittadini non comunitari che hanno acquisito la cittadinanza italiana, un dato in leggera crescita rispetto all'anno precedente, segno di un percorso di integrazione ormai consolidato.

 
Il quadro migratorio italiano del 2024 mostra una dinamica complessa: meno ingressi complessivi, ma più lavoro e più richieste di protezione. Diminuiscono gli arrivi legati ai ricongiungimenti familiari e alla formazione, mentre cresce il peso delle migrazioni economiche. L'Italia si conferma un Paese di destinazione stabile, ma attraversato da cambiamenti profondi nella natura dei flussi migratori.