Chiuse le urne, arrivano i primi dati che consentono di avere un quadro d'insieme in anteprima del quadro politico che nasce dal voto regionale.

Innanzitutto, esulterà il Campo Largo per le vittorie in Campania e Puglia (ma erano scontate), esulta il Centrodestra per la vittoria in Veneto, anch'essa scontata..

In Puglia, vince a mani basse il candidato del campo largo Antonio Decaro, che capitalizza più del doppio dei voti del candidato di centrodestra Luigi Lobuono.
In Campania, vince il candidato del campo largo Roberto Fico che supera agevolmente la soglia del 50%, anche se il candidato del centrodestra Edmondo Cirielli andrà per aggiudicarsi circa un terzo delle preferenze.
In Veneto', all'incontrario della Puglia, a vincere è il candidato del centrodestra Alberto Stefani ed è lui a 'raddoppiare' il candidato del campo largo Giovanni Manildo.

Questi risultati erano stati ampiamente previsti, andiamo - dunque - ai dettagli determinanti.

Innanzitutto, l'affluenza al voto in forte calo in tutte e tre le regioni, segno di un elettorato diffusamente deluso, confuso e disilluso.
In Puglia l'affluenza è stata del 41,83% rispetto al 56% della precedente tornata elettorale. Sei elettori su dieci non sono andati a votare.
In Campania l'affluenza è stata del 44,06%, rispetto al 55% precedente, come nel Veneto che vede un'affluenza definitiva al 44,64%, rispetto al 60% precedente. 
Cinque elettori e mezzo su dieci non sono andati a votare.

Andando ai partiti 'vincenti', è interessante vedere quali sono le ricadute del 'passo indietro' obbligato di Emiliano, De Luca e Zaia.

In Veneto, nella coalizione di Centro-destra sono Fratelli d’Italia e Lega a contendersi il primato regionale, distanziate di qualche punto percentuale
Anche in Campania finirà con Fratelli d’Italia distanziato per un tot di percento dal PD, primo partito nella regione. Solo il Movimento 5 Stelle probabilmente sarà sopra il 10%. 
Anche in Puglia come prima forza regionale  si afferma il Partito Democratico davanti a Fratelli d’Italia. Ottimo risultato per la lista di Decaro Presidente.

In altre parole, nelle tre regioni non cambia la maggioranza, nonostante la delusione che serpeggia tra i tanti che hanno scelto di non votare.
E' mutata solo la leadership, per ora.
Per sapere se si sono affermati dei nuovi equilibri interni alle coalizioni e dove ci porteranno in vista delle Politiche ... dovremo attendere i nomi degli assessori a dircelo tra un mesetto.

"Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi."  (da Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)