Ventiquattro ore dopo aver conquistato matematicamente il titolo di vice campione del mondo MotoGP 2025, Alex Márquez ha trasformato la gara di Sepang in un assolo trionfale. Libero da pressioni e con una condizione mentale ideale, lo spagnolo del team Gresini ha vinto il Gran Premio della Malesia senza mai dare l'impressione di poter essere impensierito.

Una partenza decisa
Scattato dalla seconda posizione in griglia, Márquez è transitato terzo nei primi metri ma, dopo appena quattro curve, si è portato negli scarichi del leader Francesco Bagnaia (Ducati). Al giro successivo ha piazzato l'attacco decisivo sul poleman, prendendo il comando e iniziando una fuga in solitaria. Due gli strappi che hanno segnato la gara: il primo nei passaggi iniziali, con circa un secondo di vantaggio costruito e mantenuto con autorità fino alla metà gara; il secondo dal dodicesimo giro, quando Márquez ha ulteriormente incrementato il ritmo lasciando gli avversari senza possibilità di replica.

Acosta beffa Bagnaia, poi il colpo di scena
Francesco Bagnaia, uno dei pochi a scegliere una gomma anteriore media invece della morbida preferita dal gruppo, ha provato a resistere ma al tredicesimo giro è stato superato da Pedro Acosta (KTM), che lo braccava fin dall'inizio. Il giovane spagnolo, autore di due tentativi falliti nei primi giri, ha colto il momento giusto per passare all'attacco e prendersi la seconda posizione.

A tre giri dal termine, quando la situazione sembrava ormai consolidata, è arrivato l'imprevisto: Bagnaia ha improvvisamente rallentato, visibilmente per un problema al pneumatico posteriore. L'italiano ha poi alzato bandiera bianca rientrando ai box e chiudendo così anzitempo la sua gara.

Mir risale e conquista il podio
A beneficiare del ritiro di Bagnaia è stato Joan Mir (Honda HRC), partito dalla settima casella. Lo spagnolo ha dato spettacolo in fase di rimonta, duellando duramente con Franco Morbidelli (VR46) e ingaggiando un contatto ravvicinato con Fermin Aldeguer (Gresini) all'uscita dell'ultima curva. Mir ha poi raggiunto Fabio Quartararo (Yamaha), inizialmente quarto, guadagnando il podio con una prestazione di sostanza. Quartararo ha chiuso quinto, alle spalle di Morbidelli.

Bastianini e Binder in rimonta
In sesta posizione ha terminato Fabio Di Giannantonio, seguito da Enea Bastianini (KTM Tech3), protagonista dell'ennesima rimonta spettacolare: dal diciannovesimo al settimo posto dopo una qualifica complicata. Ottava posizione per Luca Marini (Honda HRC), mentre Brad Binder (KTM) ha risalito dal diciottesimo al nono posto.

Gara da dimenticare per Fermin Aldeguer: il rookie, terzo nella Sprint del sabato (poi penalizzato), non è mai stato competitivo in gara e ha chiuso con una caduta mentre tentava di entrare nella top five.

Classifica iridata: lotta aperta per il terzo posto
La vittoria di Márquez non modifica le prime due posizioni del mondiale, ma riapre il duello per il terzo gradino del podio iridato. Pedro Acosta, con i 20 punti incassati in Malesia, si porta a -31 da Bezzecchi, che con cinque lunghezze sopravanza nuovamente Pecco Bagnaia.

Con soli due appuntamenti rimasti – Portogallo (7-9 novembre) e Valencia la settimana successiva – la lotta per il bronzo mondiale è più viva che mai.