I dati complessivi delle elezioni regionali del 2025 in Campania, Marche, Piemonte, Veneto e Toscana offrono una fotografia abbastanza accurata del 'sentimento" degli italiani, dopo due anni e mezzo di governo e di corrispettiva opposizione.

Nel complesso, nelle cinque regioni convolte nelle Elezioni 2025, il Centrodestra è cresciuto di 850mila voti rispetto al 2020, mentre il Campo Largo è cresciuto solo di 290mila voti, principalmente sul versante PD, con Avs che ha 'compensato' le perdite del M5S.

I dati aggregati mostrano il PD come primo partito (circa 1.880.000 voti) e Fratelli d'Italia come secondo (circa 1.280.000 voti).
Oltre al PD e FdI, supera il milione di voti solo la Lega (circa 1.145.000 voti).  Seguono Forza Italia (620mila voti circa), il Movimento 5 Stelle (circa 425mila voti) e AVS (oltre 330mila voti).
In termini di alleanze elettorali,  il Centrodestra risulta come prima coalizione  (3.200mila voti complessivi )rispetto al Campo Largo (2.800mila voti complessivi).

Andando ai risultati per singolo partito, il PD ha da esultare ma non abbastanza. Infatti, recupera di 400mila voti sui risultati del 2020, ma non è ancora ritornato ai consensi del 2014/15
Quanto al maggiore alleato, rispetto al 2020 il Movimento 5 Stelle perde circa 42mila voti solo in Campania, mentre Avs non raggiunge la soglia del 4% nè in Veneto né in Puglia, anche se è in crescita. 

Rispetto al 2020, Fratelli d'Italia raccoglie quasi mezzo milione di voti in più nelle cinque regioni andate al voto, dei quali oltre 120mila voti in più solo in Campania.
Anche Forza Italia cresce nelle cinque regioni al voto (+50%), mentre la Lega resta sostanzialmente stabile come dato complessivo delle cinque regioni.

In pratica, se si votasse oggi per le Politiche con lo stesso sistema elettorale delle Regioni, il Campo Largo non avrebbe molte chance di vittoria, ma "anche se restasse il Rosatellum, in una competizione nazionale in cui il centrosinistra si presenti unito, centrosinistra e centrodestra otterrebbero percentuali di voti e un numero di seggi di entità quasi equivalente nella quota proporzionale."

Lo ha confermato proprio oggi l'Istituto Cattaneo che ha elaborato "una stima di ciò che potrebbe accadere alle elezioni politiche nazionali se il sistema elettorale rimanesse invariato e le performance del centrodestra e centrosinistra fossero simili" a quelle delle regionali del 2025.

Comunque, con o senza Rosatellum, il Campo Largo avrebbe l'obbligo per i partiti che intendono coalizzarsi di presentare un programma comune e la ripartizione dei candidati.

Due cose che le elezioni regionali di Campania, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto non hanno assolutamente aiutato da definire e per le quali sarebbe davvero ora di incominciare a lavorarci, se la Sinistra che è nei partiti e nei sindacati vuole davvero vincere qualcosa e non solo darsi lustro.