Il definanziamento inserito nella Finanziaria 2026 mette a rischio la partenza della tratta Farnesina–Clodio. Gasparri e Tajani chiedono di ripristinare i fondi, mentre il Comune valuta una manovra straordinaria.

 Nella Finanziaria 2026 compare un taglio da 50 milioni di euro ai fondi destinati alla linea C della metropolitana di Roma. Il definanziamento, inserito tra le misure di riprogrammazione delle spese per le infrastrutture, rischia di rallentare l’avvio della tratta T1 Farnesina–Clodio, prevista per l’inizio del prossimo anno.

Il caso ha creato tensione nella maggioranza. Forza Italia, con Maurizio Gasparri e Antonio Tajani, ha espresso contrarietà alla misura, definendo la metro C un’infrastruttura strategica per la Capitale e chiedendo il ripristino dei fondi.
“È nostro dovere valorizzare la città e completare un’opera fondamentale per lo sviluppo e il turismo”, ha dichiarato Gasparri.

Dal Campidoglio arrivano segnali di preoccupazione. L’Amministrazione capitolina sta valutando due ipotesi: un emendamento alla legge di bilancio per spostare il taglio al 2036, oppure una copertura temporanea con fondi comunali. Quest’ultima soluzione richiederebbe una nuova convenzione con la società Metro C S.c.p.a., con tempi più lunghi per l’avvio dei lavori.

Nel frattempo, i cantieri proseguono. Le stazioni di Porta Metronia e Colosseo Fori Imperiali sono quasi ultimate e l’apertura al pubblico della tratta San Giovanni–Colosseo è prevista per il 13 dicembre, dopo l’inaugurazione ufficiale dell’8 dicembre.
A piazza Venezia prosegue la costruzione della futura stazione, destinata a diventare un nodo strategico per il centro storico.

Sul fronte culturale, la Giunta Capitolina ha approvato la convenzione per la tutela e il restauro dei reperti archeologici rinvenuti durante i lavori, per un totale di 6 milioni di euro. I materiali, raccolti in oltre quindici anni di scavi, potranno essere esposti nelle stazioni o nei musei cittadini.

La linea C, lunga oltre 25 chilometri e con 30 stazioni, rappresenta oggi una delle principali sfide infrastrutturali di Roma. Il taglio dei fondi, anche se parziale, rischia di rallentare un progetto atteso da decenni e considerato essenziale per la mobilità del futuro.

 
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