Nel settembre 2009 un incendio alla rimessa Atac di Tor Pagnotta distrusse ventiquattro autobus a metano della serie CityClass. La loro sostituzione arrivò l’anno successivo, quando Roma accolse i nuovi Irisbus Citelis 12 CNG.

Consegnati nel 2010, questi mezzi entrarono in servizio con la numerazione 4501–4524. Non erano autobus qualunque: rappresentarono gli ultimi esemplari Iveco costruiti nello stabilimento di Valle Ufita, prima della chiusura nel 2011, e gli ultimi ad arrivare nella storica livrea argento con fascia rossa.

Tecnicamente, i Citelis CNG erano dotati di motore Iveco Cursor8 da 290 cv conforme alla normativa Euro 5, cambio automatico ZF a cinque rapporti e otto bombole per il metano montate sul tetto. Lunghi 12 metri, con tre porte rototraslanti e 93 posti complessivi, introdussero anche un’innovazione importante: la rampa manuale per l’accesso delle persone con mobilità ridotta.

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Assegnati al deposito di Tor Sapienza, rimasero in servizio per tutta la loro carriera, con rare parentesi di trasferimento temporaneo. Alcuni furono protagonisti di eventi cittadini, come la vettura 4524, esposta in via dei Fori Imperiali durante la Settimana Europea della Mobilità del 2010.

Dopo quindici anni di servizio, nel giugno 2025, i Citelis hanno salutato la città insieme, sostituiti dai Solaris Urbino IV CNG. Curiosamente, nessun mezzo della serie fu ritirato in anticipo: tutti hanno concluso la carriera nello stesso momento, per poi essere messi all’asta e rottamati.

Un capitolo particolare della storia del trasporto pubblico romano che segna la fine di un’epoca, ma anche il passaggio verso un parco mezzi più moderno e sostenibile.

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