La NATO fu istituita dagli Stati Uniti il 4 aprile 1949, con la firma del Trattato del Nord Atlantico a Washington dei 12 paesi fondatori tra i quali l'Italia che lo ratificò il 10 agosto 1949. Vi fu un episodio significativo che precedette l’entrata del nostro Paese nella coalizione: la cacciata dei comunisti e simpatizzanti dal governo, dal tessuto istituzionale ed economico del Paese e la restaurazione di fatto del fascismo alla guida dello Stato. Emergono sin dall’origine le due caratteristiche essenziali che ogni paese doveva avere per entrare a far parte della coalizione militare a guida americana: un modello economico capitalista e una posizione strategica utile agli interessi degli USA.
Solo nel 1952 Grecia e Turchia furono inglobate nella NATO esclusivamente per la loro posizione strategica nel Mediterraneo orientale, considerata strategicamente indispensabile per la difesa del blocco occidentale contro la minaccia dell'Unione Sovietica. La campagna di odio e di paura che gli Stati Unti hanno iniziato sin dal dopoguerra contro la Russia che, di fatto, non ha mai costituito una minaccia per gli stati europei occidentali, non è mai cessata e continua a tutt’oggi per giustificare il programma espansionistico politico, militare ed economico che ha sempre caratterizzato la politica estera statunitense a livello globale.
Quando la monarchia greca sotto la guida di re Costantino iniziò a costituire un anello debole per la NATO il 21 aprile 1967 con un colpo di stato fu instaurata una dittatura militare che garantì il pieno allineamento del Paese ai parametri del Patto.
Il denominatore comune di tutti i membri dell’alleanza era un forte sentimento anticomunista e una forma di governo democratica (anche se formale come in Italia) questo permise agli USA di influenzare pesantemente le scelte politiche, economiche e militari soprattutto nei Paesi ritenuti particolarmente subalterni e vulnerabili come l’Italia.
L'ingresso di Grecia e Turchia, che avevano e hanno dispute territoriali e tensioni storiche tra loro, come quelle relative al Mar Egeo e a Cipro, sottolinea la natura strategica e pragmatica dell'alleanza. In questo contesto, le preoccupazioni di sicurezza spesso hanno prevalso sulle differenze interne e sulle questioni di politica interna dei membri.
Attualmente la Turchia è una repubblica costituzionale ma ha una lunga storia di interventi militari infatti ha subito colpi di Stato nel 1960, 1971, 1980 e un fallito tentativo nel 2016 a seguito del quale le forze armate hanno rivestito il ruolo di “guardiane laiche della costituzione”, anche se Erdogan ha ridotto la loro influenza. L’adesione dei due stati era solo in funzione della loro posizione strategica utile agli Stati Uniti per contenere l’espansione dell’Unione Sovietica verso il Mediterraneo e il Medio Oriente.
Il Patto di Varsavia fu firmato il 14 maggio 1955 tra l'Unione Sovietica e sette paesi dell'Europa orientale: Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia, Romania, Ungheria come risposta al riarmo e all'adesione della Germania Ovest alla NATO infatti gli Stati Uniti avevano installato in molte basi europee numerose tesate nucleari puntate verso l’Unione sovietica e i suoi alleati.
Nel 1966 però la Francia si ritirò unilateralmente dai comandi integrati della NATO, fu il presidente Charles de Gaulle, a seguito della condanna dell'intervento statunitense contro i comunisti in Vietnam, per poter realizzare un proprio programma di difesa non necessariamente dipendente da altri Paesi e volendo mantenere la sua autonomia anche nelle scelte nel programma nucleare.
Le linee essenziali di un’alleanza militare di difesa è un accordo formale, normalmente sancito da un trattato internazionale, tra due o più Stati sovrani, in cui i membri si impegnano a fornirsi mutuo soccorso e assistenza militare in caso di attacco armato da parte di un aggressore esterno.
Era proprio necessario creare una struttura militare a guida statunitense alla fine del secondo conflitto mondiale finalizzato a contenere il “pericolo” russo? La Russia ha mai costituito un reale pericolo per gli stati europei occidentali? Perché l’apertura di Gorbaciov è stata definita “la perdita della guerra fredda” da parte della Russia e non una occasione di pace ed apertura a nuovi rapporti tra l’Europa occidentale e la parte orientale del continente?
Perché andava contro il programma colonialista americano a livello globale.
Cosa prevede la NATO?
Garantire la sicurezza reciproca e la stabilità tra i paesi firmatari. Un attacco contro un membro è considerato un attacco contro tutti i membri dell'alleanza. L'articolo 5 prevede esplicitamente il principio della difesa collettiva.
L'esistenza stessa dell'alleanza funge da deterrente contro potenziali aggressioni, poiché un aggressore sa che dovrà affrontare una coalizione di forze, non un singolo paese.
Queste alleanze nascono come strumenti di tutela e non di aggressione, focalizzati sulla salvaguardia della sicurezza e della libertà degli Stati membri.
Comportano una stretta collaborazione tra le forze armate dei paesi membri, che include spesso esercitazioni congiunte, condivisione di intelligence, e la preparazione di piani militari comuni.
Si fondano su valori e principi comuni, come la democrazia e lo stato di diritto, e operano in conformità con i principi dello Statuto delle Nazioni Unite. Le operazioni militari possono avvenire anche in base a un mandato delle Nazioni Unite. Oltre alla dimensione militare, promuovono il dialogo e la collaborazione per risolvere le crisi pacificamente.
Proprio in riferimento a questo nobile scopo gli stati membri dal 2014 stavano addestrando militarmente, in territorio europeo, l’esercito ucraino a combattere contro la Russia; inglesi e ucraini hanno sabotato il gasdotto in territorio europeo: un vero e proprio atto terroristico che non ha suscitato alcuna reazione né condanna: l’Ucraina non è un paese membro della NATO né della Comunità europea.
La Germania è il paese europeo con il maggior numero di basi militari americane, ospitando almeno 110 installazioni. Segue l'Italia, che ne ha circa 70, e la Gran Bretagna, con circa 30 basi.
La Germania è Il paese che ha il primato assoluto per numero di basi, con stime che arrivano a 110 o 123 installazioni. Ospita anche la maggior parte delle truppe americane in Europa.
L’Italia è il secondo paese europeo per numero di basi, con circa 70. La presenza militare americana si estende su tutto il territorio, dalle basi più grandi a quelle più piccole.
La Gran Bretagna è il terzo paese in Europa per numero di basi, con circa 30.
Esistono basi americane anche in altre nazioni, come la Spagna e la Turchia, ma in numero inferiore rispetto ai primi tre paesi.
Con l’inclusione dei paesi degli stati dell’Europa orientale nella NATO l’importanza strategica del nostro Paese non è diminuita affatto, anzi….
Queste sono le principali basi per regione.
Friuli-Venezia Giulia. Base Aerea di Aviano: una delle più grandi basi aeree statunitensi in Europa, utilizzata per operazioni aeree. Ospita il 31st Fighter Wing dell'Air Force degli Stati Uniti, con jet F-16. La base svolge un ruolo cruciale nelle operazioni NATO e nelle missioni in Europa, Africa e Medio Oriente.
Veneto. Vicenza ospita la Caserma Ederle e la Base Del Din, legate all'US Army. La Caserma Ederle ospita la 173rd Airborne Brigade, una delle principali unità di pronto intervento dell'esercito USA in Europa. La base è centrale per le operazioni di addestramento e dispiegamento rapido.
Base Del Din (Dal Molin), situata nella stessa area, è una struttura moderna e ampliata che fornisce ulteriori capacità operative e logistiche, rafforzando la presenza USA nella regione e supportando le operazioni NATO.
Lombardia. Ghedi è la base che ospita armi nucleari statunitensi.
Toscana. In Toscana il governo italiano ha ceduto nel 1951 agli USA un’area di 1000 ettari (ridimensionata a 890 ettari nel 2015 su decisione del Pentagono) dove è stata realizzata la base logistica chiave americana di Camp Derby tra Pisa e Livorno collegata al porto Livorno. È collegata sia tramite una linea ferroviaria che attraversa il Canale dei Navicelli, sia attraverso il canale stesso. Camp Darby funziona come un deposito logistico e un arsenale di supporto strategico per le operazioni dell'esercito statunitense in Europa (e non solo). Una linea ferroviaria civile esistente è stata adattata e ampliata per collegare direttamente Camp Darby al porto di Livorno e all'aeroporto di Pisa. Camp Darby è anche collegata al Canale dei Navicelli, un canale navigabile che sfocia nel porto di Livorno. Camp Darby supporta le operazioni dell'U.S. Army, ad esempio, fornendo equipaggiamento militare e veicoli. La base è anche utilizzata per l'addestramento di reparti, inclusi i reparti speciali GIS dei Carabinieri e il Reggimento Paracadutisti Tuscania. Ci sono stati recenti ampliamenti delle infrastrutture. Questi interventi aumentano la capacità di trasporto e stoccaggio degli armamenti e hanno comportato lavori di adattamento e modifica delle linee ferroviarie.
Camp Darby - Livorno - Army Active è parte integrante del complesso di Camp Darby, questa base supporta le operazioni dell'esercito USA, fornendo logistica, stoccaggio e distribuzione di materiale bellico e altre risorse essenziali per le operazioni militari in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Base di Camp Darby e Pisa Ammo Storage: l’area fa parte del complesso di Camp Darby e svolge un ruolo fondamentale nella gestione e distribuzione delle munizioni e di altri materiali bellici, supportando le operazioni dell'esercito USA in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Lazio. Gaeta - Navy Active è una base navale strategica che supporta le operazioni della Sesta Flotta della Marina USA. Gaeta è anche il porto di attracco per la nave ammiraglia della flotta, l'USS Mount Whitney. La posizione strategica della base la rende cruciale per le operazioni navali USA nel Mediterraneo.
Campania. Naval Support Activity (NSA) di Napoli: base navale che ospita il comando delle Forze Navali degli Stati Uniti in Europa e il comando della Sesta Flotta della Marina USA. È una struttura chiave per le operazioni navali USA nel Mediterraneo; NSA Naples Support Site: situata a Gricignano di Aversa, questa struttura fornisce supporto logistico, abitativo e amministrativo per il personale militare e civile statunitense e le loro famiglie. La NAVSUPPACT Naples coordina le operazioni di supporto logistico e amministrativo per la presenza militare statunitense nella regione, gestendo risorse e servizi di comunicazione. Lago Patria è sede del Joint Force Command Naples della NATO, coordina operazioni congiunte e ospita personale multinazionale. Carney Park è il parco ricreativo militare che offre attività ricreative per il personale USA e le loro famiglie, inclusi campi sportivi e aree picnic.
L’isola della Maddalena ospitava una base navale americana per sommergibili nucleari sull'isola di Santo Stefano. La base è stata ufficialmente dismessa nel 2008. Attiva dal 1972, forniva assistenza ai sottomarini a propulsione nucleare americani nel Mediterraneo. Il governo italiano ha deciso di trasferire le attività nel 2005. La chiusura è avvenuta il 25 gennaio 2008.
Sicilia. Base di Sigonella: "La Porta del Mediterraneo", è una base aerea strategica per le operazioni degli USA e della NATO nel Mediterraneo, Nord Africa e Medio Oriente. Ospita anche un importante centro logistico. La base aeronavale di Sigonella è un hub strategico per i droni militari USA e NATO, in particolare i grandi Global Hawk e Triton (MQ-4C), utilizzati per missioni di intelligence e sorveglianza (ISR) in Medio Oriente, Nord Africa e Mar Nero, supportando operazioni contro ISIS e monitorando conflitti come quello in Ucraina; la presenza di questi droni solleva questioni di pace e sovranità e viene criticata da associazioni pacifiste, data la loro capacità di ricognizione avanzata e il ruolo cruciale nel supportare attacchi militari.
Catania Augusta Bay / Navy Active importante porto di approdo e supporto logistico per le navi della Marina USA. La struttura supporta operazioni navali strategiche nel Mediterraneo, con servizi di rifornimento e manutenzione per le forze navali statunitensi, inclusi servizi logistici associati alla base di Sigonella.
Le basi militari americane rivestono un ruolo strategico che rappresentano un elemento centrale dell'architettura strategica della NATO in Europa; svolgono un controllo sulle attività operative che sono sotto il comando americano, ma le attività di combattimento richiedono consultazione e approvazione delle autorità italiane.
La giustizia sulle basi rimane formalmente sotto il controllo italiano, ma solo formalmente vedi il caso Moby Prince e l’abbattimento del DC9 dell’Itavia.
L’Italia, in sintesi, rappresenta una colonia militarizzata di una potenza straniera per questo: “Non si muove foglia che l’amministrazione statunitense non voglia”.

