Iren chiude i primi nove mesi del 2025 con risultati in solida crescita, confermando la dinamica positiva dei settori energia e ambiente e la robustezza del Piano Industriale del Gruppo guidato dal Presidente Luca Dal Fabbro. È quanto emerge dall’approvazione, da parte del CdA, dei risultati consolidati al 30 settembre 2025.
Luca Dal Fabbro: risultati solidi e strategia vincente
“I risultati del periodo sono molto positivi e testimoniano l'efficacia della nostra strategia e della qualità della gestione con un Ebitda in crescita del 9% e un utile netto del 12%”, ha commentato Luca Dal Fabbro. Secondo i dati diffusi dall’azienda, il periodo si è chiuso con 4.840 milioni di euro di ricavi, in aumento del 16% rispetto allo stesso intervallo del 2024. Una spinta significativa arriva dal consolidamento di Egea, acquisizione strategica che sta contribuendo all’ampliamento della presenza industriale e alla crescita delle attività nel teleriscaldamento e nei servizi ambientali. La redditività del Gruppo registra un deciso miglioramento. L’Ebitda raggiunge 1.003 milioni di euro, con una crescita del 9% su base annua, confermando la capacità aziendale di mantenere alta la performance operativa in un mercato ancora caratterizzato da elevata volatilità. Ancora più marcato l’aumento dell’utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti, che sale del 12% e si attesta a 219 milioni di euro. Tale incremento beneficia anche della riduzione della quota spettante ai soci terzi dopo l’acquisto delle minoranze di Iren Acqua, oltre che di un tax rate sceso al 28% per effetti straordinari non ricorrenti.
Luca Dal Fabbro: “Confermiamo la guidance per l’esercizio in corso”
La spinta industriale è uno degli elementi cardine del percorso definito da Iren. Nei primi nove mesi dell’anno, gli investimenti superano 1,1 miliardi di euro. 613 milioni di investimenti tecnici (+10%) destinati all’ammodernamento delle reti idriche ed elettriche, al potenziamento della filiera dei rifiuti, all’estensione del teleriscaldamento e allo sviluppo dei sistemi informativi. 511 milioni di investimenti finanziari, che includono l’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua (283 milioni) e il consolidamento di Egea Holding. A supporto delle operazioni, l’azienda ricorda l’emissione di un bond ibrido da 500 milioni avvenuta a gennaio. Sul fronte della sostenibilità, Iren conferma la traiettoria verso gli obiettivi del proprio Piano Industriale: il 68% degli investimenti è classificato come sostenibile, la raccolta differenziata sale al 70%, mentre il teleriscaldamento cresce del 12%, con un contributo significativo di Egea. “Confermiamo la guidance per l'esercizio in corso, prevedendo una crescita più moderata nella restante parte dell'anno – ha concluso il Presidente Luca Dal Fabbro – In particolare, ci attendiamo un Ebitda 2025 di 1.350 milioni di euro, un utile netto di 300 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”.

