La Fiorentina torna alla vittoria grazie al 2-1 sulla Dinamo Kiev nella quinta e penultima giornata della League Phase di Conference. La Viola passa in vantaggio al 18′ con Kean, ma a inizio ripresa gli ucraini pareggiano con Mykhaylenko. Il jolly lo pesca però Vanoli dalla panchina: al 67′, infatti, entra Gumdundsson, che 7 minuti dopo in tap-in dopo una parata di Neschcheret decide la sfida e regala il successo ai toscani.
E finalmente arrivò la prima vittoria di Vanoli a Firenze.
Al Franchi - ambiente freddo all’inizio, poco pubblico (8700 spettatori), atmosfera surreale – la Fiorentina batte la Dinamo Kiev e sale a 9 punti in classifica in Conference. Ma soprattutto ritrova entusiasmo e un successo che mancava dal 23 ottobre, col Rapid a Vienna, cioè 9 partite di fila, e in casa col Sigma Olomuc dal 2 ottobre. Vanoli vara un ampio turnover. Ne cambia ben 7 rispetto alla disfatta col Sassuolo: due novità in difesa con Pongracic e Viti, addirittura 4 cambi a centrocampo con Richardson, Nicolussi, Ndour e Fortini, e avanti l’esperienza di Dzeko per Piccoli, confermando Kean. Da ricordare che ha infortunati Fazzini, Fagioli e Gosens.
La Dinamo Kiev non è più quella di Sheva, né quella della scorsa stagione che ha vinto il titolo ucraino da imbattuta. Ora è solo sesta in patria, a -9 dalla vetta di Shakhtar e Cherkasy. Sabato ha rivinto col Kudrivka ma dopo 4 ko di fila e già 10 totali in stagione. E in Conference è al 27° posto con 3 punti, un successo cioè e 3 ko. E a fine novembre ha cambiato allenatore: via la leggenda della porta Shovkovsky e dentro ad interim Igor Kostyuk 50 anni, dalla Under 19. Infine a Firenze è arrivata senza gli infortunati Popov, Buyalskyy (il goleador con 7 centri in stagione) e il nazionale Brazhko. E il leader Yarmolenko è appena rientrato in gruppo. Ma la Dinamo ha pur sempre 7 nazionali ucraini in campo e 4 in panchina.
Al 5' primo squillo viola, Dodò va via a destra, crossa per Dzeko che di testa colpisce di poco alto sulla traversa. La Dinamo reagisce e viene avanti. Anzi, fa la partita. Sarà che non ha nulla da perdere. Ma schiaccia i toscani e tiene il filo del gioco in un 4-2-3-1 molto mobile e fluido. La Viola spende fiato in pressing e trova solo a destra con Dodò qualche spunto. Su angolo al 17’ Dzeko tira centrale e Kean… “respinge”, poi l’italiano riprende ma Neshcheret para. Sembra una maledizione. Invece dopo un minuto l’asse destro funziona: ancora cross dell’esterno brasiliano e Kean, incustodito, di testa sfonda: 1-0. I toscani prendono coraggio e Dzeko al 23’, sempre a seguito di angolo, calcia alto. Poi al 36’ di nuovo Kean fa tutto da solo: ruba palla a sinistra e va al tiro, parato. Al 40’ è Richardson che spara alto di sinistro su assist di Dodò in corsa. Per la Dinamo Pikhalonok organizza un paio di discese a sinistra in coppia con Kabaev e a destra con Voloshyn ma il muro viola stavolta è attento.
La Dinamo entra in campo ancora più decisa. E ci prova subito. Al 10’ dopo un primo tentativo di Voloshyn, Pikhalonok si incunea al centro, al limite dell’area la lascia dietro per l’accorrente Mykhailenko che con un gran destro pareggia. La Viola prova a reagire: prima tira Richardson deviato da Thiare e parato. Poi Viti di testa la spizza e Kean non ci arriva sul 2° palo. Al 18’ ancora Dodò da destra cerca Dzeko in area, ma il suo colpo di testa è debole a lato. Vanoli manda dentro Kouamé, Parisi e Gudmundsson per Dzeko, Viti e Nicolussi. E l’islandese ci prova subito con un tiro e un assist, non raggiunto da Kean. E poi ancora al 27’, destro deviato di poco fuori. E finalmente al 29’ ci riesce. Galoppata di Parisi a sinistra, cross per Kean, Neshcheret la respinge con una gamba e Gud raccoglie e realizza il 2-1. Poi il portiere ucraino si ripeterà su Kean nel finale. Ma l’importante era tornare a vincere. E domenica scontro salvezza col Verona.


