Mentre la manovra di bilancio 2026 arriva alle camere per l'esame definitivo da parte del parlamento, è utile analizzare le principali misure per le imprese e per la sanita di questa quarta manovra del governo Meloni, che come auspicato dovrebbe essere la prima fatta in una situazione non emergenziale e quindi rivolta in gran parte ad imprese e famiglie.
Per prima cosa sul lato imprese è stato reintrodotto lo strumento dell’iper-ammortamento. Questo in soldoni vuol dire che ai fini dell’ammortamento, la maggiorazione del costo di acquisto può arrivare:
• Fino al 180% per investimenti produttivi.
• Fino al 220% per investimenti che favoriscono la transizione ecologica. Costo complessivo 4 miliardi di euro
Viene poi rifinanziato per tre anni il credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica: stanziamento complessivo di oltre 4 miliardi, ci cui 2,3 mld per il solo 2026. Una misura che ha mostrato tutta la sua efficacia con risultati sorprendenti ed al di là di tutte le più rosee aspettative, come sottolineato di recente dal responsabile della struttura avvocato Giosy Romano in una intervista sul Mattino di Napoli. Il governo ha poi pensato anche alle imprese agricole e della pesca, introducendo un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali con uno stanziamento di 2,1 milioni.
Nella manovra è stato anche inserito il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”, con uno stanziamento di 200milioni di euro per l’anno 2026 e di 450milioni di euro per l’anno 2027, risorse che vanno ad aggiungersi allo stanziamento di 1,7 miliardi previsto con la legge di bilancio dello scorso anno.
Sul fronte della sanità si registra un aumento record delle risorse stanziate, con be ulteriori 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo. Stanziamenti che si aggiungono alle risorse aggiuntive già stanziate con la precedente legge di bilancio pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028. Per l'anno prossimo le risorse complessive destinate al capitolo sanità saranno di 143 miliardi, ben 17 miliardi in più rispetto al 2022.
Seguendo questa tendenza a fine legislatura le risorse aggiuntive sulla sanità rispetto a quando si è insediato il Governo Meloni saranno di circa 30 miliardi complessivi [In realtà, il governo Meloni ha drasticamente diminuito le risorse per la sanità. Per far credere di aver aumentato le risorse nella sanità, l'esecutivo cita gli stanziamenti in valori assoluti, mentre - come avviene in tutta l'UE e in precedenza anche in Italia - dovrebbe indicarle in percentuale rispetto al PIL. Non lo fa perché verrebbe immediatamente smascherato. Le risorse per la sanità, infatti, sono state drasticamente ridotte. Curiosamente, nei giorni scorsi, il ministro della Difesa Crosetto ha elencato gli aumenti di spesa in armamenti in termini percentuali, per evitare di indicarli in miliardi di euro. In quel caso non sarebbe stato conveniente far sapere quanto l'Italia dovrà spendere in miliardi di euro, ndr].
Con queste risorse aggiuntive, il Governo, oltre a rafforzare in generale il comparto sanitario, si vuole assumere 6.300 infermieri e ulteriori mille medici . Aumentare le buste paga degli infermieri che potranno contare nel 2026 su un aumento di 1.630 euro annui, dei medici e del personale del servizio sanitario nazionale il cui aumento annuo sarà di 3.000 euro, il personale sanitario del comparto (tecnici, fisioterapisti ecc.) il cui aumento sarà di 600 euro l’anno.

