Con l’approvazione definitiva della Camera, il Ddl Semplificazioni entra in vigore e porta una serie di modifiche che avranno impatto immediato su telemedicina, farmacie, gestione delle carenze di farmaci e continuità terapeutica. Non è solo un intervento per snellire la burocrazia: nel testo ci sono misure che ridisegnano parti importanti dell’assistenza territoriale e rafforzano obblighi e controlli.

 
Telemedicina: sanzioni pesanti anche online
L’articolo 58 rende chiaro che la telemedicina non è un territorio “a parte”: valgono le stesse responsabilità della pratica clinica tradizionale.
Le certificazioni rilasciate a distanza, se basate su dati non raccolti in modo diretto o documentato, espongono il medico al rischio di radiazione e licenziamento.

A definire casi e modalità operative sarà un accordo Stato-Regioni proposto dal Ministero della Salute.

 
Irccs Gaslini: governance più rapida
L’articolo 59 modifica il sistema di nomina del vertice del Gaslini di Genova.
Il presidente del consiglio di amministrazione non verrà più nominato con decreto del Presidente della Repubblica: basterà la nomina del Ministro della Salute, su designazione della Fondazione Gaslini.
Per gli altri componenti del c.d.a. cambia poco: restano di nomina ministeriale sulla base dello statuto.

 
Farmacia dei servizi: funzioni ampliate e più vicine ai cittadini
Il nuovo articolo 60 aggiorna in profondità il modello della “Farmacia dei servizi”, già introdotto nel 2009. L’obiettivo è chiaro: rafforzare il ruolo delle farmacie come punto di assistenza sanitaria di prossimità.

Le principali novità:

  • Distribuzione per conto ampliata
  • Non riguarda più solo i farmaci, ma anche i dispositivi medici necessari ai trattamenti.


Analisi di prima istanza

I farmacisti potranno eseguire anche test che non rientrano nell’autocontrollo, ampliando l’offerta diagnostica locale.

Vaccinazioni
Le farmacie potranno somministrare tutti i vaccini previsti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale, anche ai ragazzi dai 12 anni in su (prima il limite era 18).
Restano i test diagnostici tramite prelievi nasali, salivari o orofaringei.

Test contro l’antibiotico-resistenza
Arriva la possibilità di eseguire test decentrati in farmacia, un punto sensibile per la salute pubblica.

Telemedicina e screening epatite C
Sì ai servizi di telemedicina conformi alle linee guida nazionali e allo screening dell’epatite C tramite personale qualificato.

Scelta del medico di base in farmacia
Si potrà scegliere il medico di medicina generale o il pediatra direttamente in farmacia: un servizio utile soprattutto nei piccoli comuni e per chi ha difficoltà con gli sportelli tradizionali.

Prestazioni a pagamento
Vaccinazioni, test sull’antibiotico-resistenza, telemedicina e screening epatite C saranno a carico dell’utente.

Spazi separati e reti tra farmacie
I servizi potranno essere erogati anche in locali distinti dalla farmacia, purché autorizzati e privi di attività commerciali.
È possibile inoltre che più farmacie, anche di titolari diversi, condividano gli stessi locali tramite contratti di rete.

Il tutto senza nuovi costi per lo Stato, come imposto dalla clausola di invarianza finanziaria. Entro 60 giorni serviranno i criteri attuativi per l’adesione delle farmacie pubbliche.

 
Carenze di farmaci: obblighi più stretti e multe più alte
L’articolo 61 dimezza i tempi con cui le aziende devono avvisare Aifa dell’interruzione della commercializzazione: da quattro mesi a due.
Se l’interruzione si protrae, la comunicazione va rinnovata.

Le sanzioni diventano molto più pesanti: fino a 36.000 euro se non viene comunicata la carenza di un farmaco considerato “critico”.
Lo scopo è ridurre i ritardi che negli ultimi anni hanno complicato la gestione dei pazienti, soprattutto nei periodi di picco invernale.

 
Pazienti cronici: prescrizioni valide fino a un anno
L’articolo 62 promette un alleggerimento burocratico importante per chi convive con terapie continuative.

Il medico potrà indicare nella ricetta dematerializzata la posologia per un periodo fino a 12 mesi. Il farmacista erogherà ogni mese la terapia per i successivi 30 giorni e segnalerà eventuali problemi di aderenza.

C’è anche una semplificazione immediata: i medicinali prescritti potranno essere ottenuti presentando documentazione di dimissione ospedaliera o referti del pronto soccorso, senza attendere una nuova prescrizione.

 

La nuova legge tocca nodi operativi che da anni rallentano l’assistenza territoriale. Rafforza i controlli sulle carenze, impone responsabilità chiare nella telemedicina, amplia le funzioni della farmacia e semplifica la vita ai pazienti cronici.
È un intervento ampio che, se applicato senza perdere tempo, può ridurre frizioni e rendere più accessibile una parte consistente dei servizi sanitari italiani.