Nuovamente smascherata l'ipocrisia di nazi-sioinisti, ebrei diasporici e governo: perché scagliarsi solo contro Albanese quando...
Nazi-sionisti, nazi-fascisti (post o neo che siano), ebrei diasporici e altri fanatici da un paio di giorni, con la bava alla bocca, attaccano Francesca Albanese perché - a loro dire - avrebbe giustificato l'irruzione nella sede - vuota - del quotidiano La Stampa... In realtà, Albanese ha preso ad esempio tale episodio per ricordare all'opinione pubblica che la stampa - in generale, non solo quel giornale - descrive spesso - quando se ne ricorda - l'apartheid e il genocidio contro il popolo palestinese con un doppio standard.
Quelle parole, spiegate e rispiegate dalla stessa Albanese, vengono disegnate come un crimine inenarrabile. Stiamo parlando di una dichiarazione, di parole... non si tratta di morti, feriti, furti, privazioni. Solo parole...
Adesso prendiamo la testimonianza di Laura Boldrini, che ha visitato la Palestina nei giorni scorsi:
"In questi giorni in Cisgiordania abbiamo visto con i nostri occhi e sperimentato come vive il popolo palestinese sotto il regime del terrore instaurato da Netanyahu: blitz dell'esercito, esecuzioni sommarie quotidiane, espropri delle case, città intere assediate per giorni con le persone prigioniere dentro. La tortura nelle carceri è diventata sistematica, anche ai danni dei minorenni in detenzione amministrativa: un abominio che può andare avanti per anni.E abbiamo visto come agiscono i coloni, armati dal governo israeliano per fare il lavoro sporco, con la complicità e la copertura dell'esercito.La volontà di Netanyahu è chiara: annientare il popolo palestinese. Il genocidio ha molte facce e una di queste è messa in atto in Cisgiordania.Abbiamo incontrato le ong palestinesi e israeliane e anche quelle italiane, ormai ridotte al minimo perché il governo Meloni sta cancellando la decennale esperienza delle associazioni italiane in Palestina.Abbiamo incontrato i deputati dell'opposizione israeliana che subiscono aggressioni dentro la Knesset e fuori, i vertici di Al-Fatah, il primo ministro Mustafá, il figlio di Marwan Barghouti, Arab che ci ha fatto un appello chiaro.Oggi è la Giornata di solidarietà al popolo palestinese in cui si lancia la campagna internazionale per la liberazione di Marwan Barghouti e Arab ci ha detto: la comunità internazionale deve scegliere se stare con Ben-Gvir e Netanyahu oppure stare con Barghouti.Noi stiamo con Barghouti, l'unico che può restituire una prospettiva di pace ai palestinesi, ma anche agli israeliani.A tre anni dall'elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd, voluta da chi ci chiede un cambiamento profondo, possiamo dire che questa missione non sarebbe stata possibile se non ci fosse stato un chiaro cambio di linea politica.Così come non ci sarebbero state le due missioni a Rafah con la società civile, o quella alla corte penale internazionale dell'Aja e la partecipazione del Pd alla Flotilla, o la grande manifestazione per Gaza di giugno scorso.Andremo avanti così perché questa è l’unica strada che un partito progressista può percorrere".
Curioso... queste parole, che descrivono violenze vere - morti, feriti, ruberie, famiglie distrutte... - non hanno invece avuto effetto alcuno. Nazi-sionisti, nazi-fascisti (post, neo o quello che volete voi), ebrei diasporici e altri fanatici stavolta non si sono scandalizzati, non hanno postato sui social la loro indignazione.
Lo stesso vale per la premier Meloni e i suoi ministri... stavolta, non si sono indignati. Evidentemente, a loro, l'apartheid e il genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato ebraico sono atti dovuti. Sono gli stessi che poi vanno fuori di testa se qualcuno li definisce COMPLICI!
Crediti immagine: agenzia WAFA