Oggi il Vicepresidente di Confcooperative Sanità Puglia, Raffaele Pio de Nittis ha guidato, in qualità di AD, la Società Cooperativa Sociale-Sanitaria San Giovanni di Dio dal 2018 al 2021. Grazie a una solida esperienza nel settore, ha contribuito alla ripartenza della Società, come testimonia il Premio Industria Felix ricevuto nel 2019.
Raffaele Pio de Nittis: la valorizzazione della Società Cooperativa Sociale-Sanitaria San Giovanni di Dio
Raffale Pio de Nittis è Vicepresidente Vicario di Confcooperative Sanità Puglia dal 2022. In precedenza, è stato significativo il suo impegno alla guida, fino a marzo 2021, della Società Cooperativa Sociale-Sanitaria San Giovanni di Dio. In occasione del convegno “Presa in carico ambulatoriale delle persone con disabilità”, nel 2022, il manager ha raccontato la sua esperienza in qualità di AD. In questo ruolo, Raffaele Pio de Nittis, dopo aver vinto la gara per la gestione della struttura riabilitativa nel 2018, ha prima riconfermato tutto il personale della struttura e, in seguito, avviato un programma di formazione professionale. Grazie alla guida del manager, la società è stata insignita del Premio Industria Felix nel 2019 e del Premio Campioni della Crescita.
Raffaele Pio de Nittis: la gestione della società
“Questa tipologia di intervento, per altro, è particolarmente apprezzata dai nostri utenti, passando per l’assistenza ambulatoriale”, aveva commentato Raffaele Pio de Nittis in merito ai trattamenti erogati dal presidio in regime residenziale e domiciliare. Durante la gestione della Società Cooperativa Sociale-Sanitaria San Giovanni di Dio, il manager ha avuto in carico la programmazione economico-finanziaria, la direzione generale e la gestione dell’amministrazione ordinaria e straordinaria dell’organizzazione. Tra i servizi offerti dalla società, anche prestazioni ambulatoriali, supportate da personale altamente qualificato e strumentazione all’avanguardia. In merito, Raffaele Pio de Nittis aveva evidenziato come “molte opportunità di cure e riabilitazione che offre il sistema sanitario nazionale ai cittadini non sono sufficientemente prese in considerazione perché sfocate nella percezione della comunità”.

