Una mattinata fitta di impegni quella di oggi 20 novembre, per il vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto, giunto ieri a Roma, per partecipare prima all'assemblea nazionale della Confederazione italiana agricoltori ( CIA), con il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida e poi alla Cisl per partecipare al convegno "Sul CAMMINO della RESPONSABILITÀ il PATTO che SERVE al PAESE e all’EUROPA ". Alla Assemblea della Cia, il cui presidente Cristiano Fini, ha confermato che sarà presente ad una manifestazione di protesta il 18 dicembre prossimo a Bruxelles, Fitto con il suo solito eloquio chiaro e preciso ha cercato di rassicurare gli astanti sui dubbi che aleggiano intorno a possibili tagli per il settore presenti nella nuova riforma del Bilancio europeo.
Vi è una nuova struttura di proposta del bilancio che prevede una gestione nell’ambito del Piano nazionale regionale comune del secondo pilastro dell’agricoltura, quello dello sviluppo rurale, insieme alla politica di coesione e alla pesca. Il primo pilastro ha un suo prefinanziamento, già attribuito, pari a quasi 300 miliardi di euro. Si tratta di definire meglio gli aspetti collegati alla governance di tutto questo. Mi sembra che il confronto nella riunione tra le tre presidenti, Commissione, Consiglio e Parlamento abbia portato delle soluzioni molto utili e positive. C’è un impegno a implementare e migliorare questo ambito”.
“Mi sembra che la strada sia giusta, ma mi sembra anche che sia opportuno ricordare come nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia nella revisione del 2023 che nell’attuale revisione, le risorse per l’agricoltura sono cresciute in modo notevole. Penso ai contratti di filiera che hanno visto un aumento di 2 miliardi e 800 milioni di euro nella prima revisione, e nell’attuale revisione, che si dovrebbe concludere nei prossimi giorni, altri 2 miliardi e 800 milioni di euro. Un importo che sinceramente non era mai stato assegnato con questa dimensione, così come le risorse assegnate ai parchi agri fotovoltaico, che sicuramente fra la prima e la seconda revisione arrivano a superare il miliardo e mezzo di euro”.
“Quindi mi sembra che ci sia una proposta importante sulla visione, la nuova visione dell’agricoltura che la Commissione europea ha messo in campo che va incontro a molte delle sollecitazioni e delle richieste che ci sono da parte del mondo agricolo, così come la comunicazione sulle nuove generazioni nel campo dell’agricoltura. Sono temi importanti che devono trovare in un approccio moderno, con maggiore semplificazione, con maggiore flessibilità, l’utilizzo delle risorse per il prossimo bilancio”.
Alla Cisl invece il vicepresidente esecutivo ha dovuto rassicurare i presenti sul Pnrr dopo che la segretaria Silvia Fumarola aveva avvertito sul fatto che la scadenza del piano + vicinissima e che "non possiamo arrivare a questa scadenza senza un progetto, una visione strategica per il dopo. Serve un accordo che definisca le strategie per aumentare integrazione sociale e produttività, assicurando la crescita per gli anni a venire attraverso investimenti in nuove tecnologie e capitale umano per evitare l'arretramento del sistema economico e del welfare”.
Preoccupazione raccolta da Raffaele Fitto, commissario europeo e vice presidente esecutivo per la Coesione e le Riforme: ”Siamo nella fase del Pnrr, nel pieno della programmazione dell'attuale bilancio 2021-2027 e nella fase di avvio della discussione 2028-2034. La revisione del Pnrr sembrava una cosa impossibile, ma oggi si va nella direzione di creare flessibilità dello strumento e adeguare i piani degli Stati membri rispetto alle diverse esigenze”. Il Pnnr italianao ”è nella fase finale dell'approvazione dell'ultima revisione: l'Italia ha ottenuto il pagamento di sette rate su dieci. L'ottava è in via definizione. In questi giorni dovrebbero essere verificati gli obiettivi raggiunti entro la fine dell'anno. La revisione implementa il raggiungimento della nona e decima rata”.

