Ci sarà pure una ragione se Mosca e Washington e una schiera di multi-miliardari sono così tutti sulla stessa linea nell’attaccare l’Unione Europea.
Se fosse solo un carrozzone burocratico del tutto ininfluente nel mondo, una cosa inutile e persino dannosa da chiudere senza neanche pensarci, perché darsi la pena di dargli addosso di continuo? E tantissimi di noi pronti a dargli pure ragione, per via delle troppe regole, troppi regolamenti e via col mugugno e dalli all’Europa. Se da così fastidio una ragione ci deve pur essere no?
C’è ed è pure chiarissima.
Nel nuovo mondo che si vuole creare le regole danno troppo fastidio, ed è questo l’obiettivo: smantellare tutto il sistema di principi, di diritti e in particolare di regole, compreso il diritto internazionale, che possa in qualunque modo limitare il potere di chi ce l’ha di fare quello che gli pare. Certo che anche ognuno di noi deve farci i conti, tra quello che ci andrebbe di fare e questi che ci mettono dei limiti.
Figuratevi i potenti, gli stramiliardari che si sentono dire no, questo non lo puoi fare. A molti viene pure di dargli ragione e così facendo non ci si rende conto che altro che tafazzismo e martellate sugli zebedei! Perché una cosa dovremmo sempre tenerla presente: le regole servono per difendere i deboli contro l’arroganza e le prepotenze di chi è più forte.
Le regole possono anche essere un fastidio, ma servono a me, e a quelli che come me di potere non ne hanno neanche una briciola. E se queste non funzionano a dovere si possono cambiare, migliorare. Senza invece, e con la sola legge del più forte, sicuri che sarebbe meglio?
No so voi, ma io mi tengo stretta la brutta e inefficiente Comunità Europea.


