In “Attimi Sospesi”, Liviu Vasile Pocovnicu affida alla poesia il compito di farsi ponte tra vita e meraviglia, trasformando ogni esperienza in un frammento luminoso di umanità. Nell’opera - che arricchisce la collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore - l’autore attinge al respiro dell’ambiente in cui vive, alla vibrazione delle emozioni quotidiane e alla forza inesauribile della natura, che da secoli guida la mano dei poeti. «Qui l’amore non è un gioco - confessa l’autore, di origini rumene ma che vive da oltre vent’anni in Italia, ad Orta Nova (Foggia) - e arroganza e prepotenza non trovano spazio. I sentimenti possono cambiare forma nel tempo, ma l’essenza resta la stessa».
Seguendo le orme dei grandi maestri del passato, Pocovnicu - con uno stile semplice e diretto - rinnova una tradizione che non si esaurisce, offrendo ai lettori una scrittura che sa essere al tempo stesso antica e sorprendentemente attuale, in cui realtà e creatività sono compagni di viaggio: proprio come due buoni amici, una volta che si sono incontrati, percorrono la stessa via. «La poesia diventa quasi un’oasi del ricordo - secondo l’autore - in cui la percezione del vissuto è un bene da custodire». La sua scrittura nasce da una tensione autentica: bellezza e sofferenza, amore e solitudine, sacrificio e stupore si intrecciano come colori su una tavolozza. La raccolta non conosce monotonia né ordine artificiale; è un mosaico variopinto, un fluire libero di testi che l’autore ha scelto di lasciare nella loro purezza originaria, così come sono stati pensati. Ogni componimento conserva così la sua autonomia, il suo battito, il suo valore poetico. «Gli stati d’animo di un poeta non possono rimanere intimi e personali. La parola scritta, dopo averla interiorizzata, diviene catartica e liberatoria, trasformandosi in un bene comune e condiviso».
In questa scelta risiede la vera forza dell’opera: ogni lettore è invitato a entrare in dialogo con le poesie senza filtri, senza gerarchie, senza indicazioni che ne limitino l’interpretazione. La silloge diventa, allora, un viaggio condiviso, un invito a decifrare i sentimenti che popolano la vita e a riconoscere, nelle parole dell’autore, riflessi del proprio cammino. «E’ una raccolta poetica che si muove come un flusso di coscienza - scrive, nella Prefazione, il maestro Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore -, una voce che scava dentro, insegue ricordi, riflette sulle contraddizioni del mondo e non ha paura di mostrare fragilità».
“Attimi Sospesi” sarà in esposizione negli spazi Aletti Editore al Salone Internazionale del Libro di Torino, che tornerà ad animare il Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2026. «Una sfilata, una passarella per la cultura - commenta l’autore -. Sarà un’esperienza nuova, le aspettative ci sono ma senza eccedere nell’entusiasmo». Con questa raccolta, Pocovnicu firma un’opera sincera e vibrante, capace di trasformare attimi effimeri in tracce poetiche che restano. «Non voglio portare i lettori sulla mia strada. Lascio a loro l’interpretazione di ogni singola poesia. Spero di offrire una prospettiva ottimista anche dinanzi all’incertezza del futuro».

