Frontex pubblica i dati anche delle altre rotte d'ingresso. Il numero di attraversamenti irregolari registrati nel Mediterraneo orientale, ad esempio, è diminuito del 22% attestandosi a circa 37.200.

Questo vuol dire che la politica restrittiva inaugurata nella Ue grazie soprattutto alla spinta del governo Meloni, sta producendo i suoi effetti positivi. Nei primi nove mesi del 2025, come detto,  gli ingressi irregolari nell’Unione Europea sono diminuiti del 22%, raggiungendo quota 133.400. Nel Mediterraneo centrale sono stati rilevati quasi 50.900 arrivi tra gennaio e settembre, un dato sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell'anno scorso. Tuttavia, la Libia, principale punto di partenza, ha registrato un aumento del 50% delle partenze rispetto al 2024. Le nazionalità più frequentemente segnalate sono quelle bangladese, egiziana e afghana. 

Frontex pubblica i dati anche delle altre rotte d'ingresso. A seguito di un calo degli arrivi nel mese di agosto causato dalle condizioni meteorologiche avverse, gli attraversamenti attraverso il corridoio Libia-Creta hanno registrato un nuovo aumento nel mese di settembre, con un incremento del 280% rispetto allo scorso anno.

Sulla rotta del Mediterraneo occidentale, gli attraversamenti irregolari sono aumentati del 28%. Nel solo mese di settembre, gli arrivi sono aumentati di oltre la metà, con le partenze dall'Algeria che hanno rappresentato quasi i tre quarti dei rilevamenti effettuati quest'anno. I maggiori sforzi di prevenzione compiuti dal Marocco hanno spinto un numero maggiore di persone a ricorrere ai servizi dei trafficanti in Algeria. Ciò ha portato a una più stretta cooperazione tra le reti di trafficanti algerine e marocchine e a uno spostamento di alcune operazioni sul territorio algerino. Questi gruppi utilizzano tattiche complesse, tra cui il trasporto dei migranti su motoscafi dotati di motori potenti.

Il quadro generale europeo dei flussi migratori migliora. Un calo quasi generalizzato: -36 per cento dal confine orientale, -47 per cento dai Balcani occidentali, -58 per cento dall’Africa sulla rotta atlantica. L’unica eccezione, il Mediterraneo.

Ylenja Lucaselli che sottolinea due aspetti chiave: «La linea di politica migratoria del governo Meloni è basata da un lato sulla cooperazione internazionale; dall’altro sulla sensibilizzazione presso i nostri partner affinché vengano contrastati i traffici di esseri umani. Un impegno che sta dando effetti concreti».

Una sottolineatura a cui si aggiunge da Forza Italia il responsabile immigrazione Alessandro Battilocchio: «Sin dal suo insediamento il governo Meloni ha impostato politiche efficaci in questo ambito: sempre nella cornice comunitaria e del diritto internazionale. Una risposta sistemica e articolata a una problematica strutturale. Non va assolutamente abbassata la guardia. Ma i numeri ufficiali, meglio di ogni narrazione di parte, confermano che siamo sulla strada giusta».

La sinistra provi a contestare i numeri ufficiali anziché contrastare la politica del governo “dando i numeri”.




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Redazione informazione news
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Per completezza delle informazioni riportate, si riporta il grafico che illustra la situazione relativa al numero dei migranti sbarcati in Itali a decorrere dal 1 gennaio 2025 al 10 ottobre 2025 comparati con i dati riferiti allo stesso periodo degli anni 2023 e 2024 (fonte Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno).