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Russia testa con successo il missile nucleare Burevestnik: Putin annuncia la fase di dispiegamento

La Russia ha confermato di aver condotto con successo un test del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik [1], un'arma che, secondo il presidente Vladimir Putin, è in grado di eludere qualsiasi sistema di difesa missilistica esistente o futuro. L'annuncio, accompagnato da immagini di Putin in uniforme mimetica accanto ai vertici militari impegnati nella guerra in Ucraina, segna un chiaro messaggio strategico indirizzato all'Occidente e in particolare agli Stati Uniti.

Il test, avvenuto il 21 ottobre, ha visto il missile percorrere circa 14.000 chilometri in un volo di 15 ore alimentato da propulsione nucleare. A riferirlo è stato il generale Valery Gerasimov, capo di Stato maggiore delle Forze armate russe, che ha ribadito la capacità del Burevestnik – denominato SSC-X-9 Skyfall dalla NATO – di colpire bersagli a distanza praticamente illimitata seguendo traiettorie imprevedibili.

Putin ha definito il missile "un'arma unica che nessun altro al mondo possiede", sottolineando come lo sviluppo del Burevestnik rappresenti una risposta diretta alla decisione degli Stati Uniti di ritirarsi unilateralmente, nel 2001, dal Trattato Anti-Missile Balistici del 1972 e all'espansione dell'Alleanza Atlantica verso est.

Un messaggio politico e militare a Washington
L'annuncio arriva in un momento di crescente tensione geopolitica e in parallelo con l'inasprimento della politica americana verso Mosca da parte del presidente Donald Trump, che spinge per un cessate il fuoco in Ucraina imponendo nuove condizioni alla Russia. Putin ha voluto chiarire che Mosca non intende "piegarsi alle pressioni occidentali" e che la propria capacità nucleare rimane non solo intatta, ma al massimo livello di prontezza.

Secondo analisti internazionali, il tempismo del test è tutt'altro che casuale: arriva subito dopo che gli Stati Uniti hanno autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili occidentali a lungo raggio contro infrastrutture energetiche russe. Putin ha risposto avvertendo che un eventuale attacco diretto alla Russia riceverebbe una reazione "molto seria, se non schiacciante".

Il ritorno della corsa agli armamenti nucleari
Il Burevestnik fa parte del nuovo arsenale strategico annunciato da Putin nel 2018, concepito per garantire la capacità di deterrenza nucleare russa in uno scenario in cui Mosca ritiene di essere minacciata dall'espansione del sistema antimissile americano. La Russia sostiene che il missile sia "invincibile" e possa aggirare qualsiasi difesa grazie a una combinazione di autonomia praticamente illimitata e traiettorie non prevedibili.

Putin ha inoltre ordinato di avviare la classificazione operativa dell'arma e la preparazione delle infrastrutture necessarie al suo dispiegamento.

Esercitazioni atomiche e avanzate in Ucraina
Parallelamente al test del Burevestnik, Mosca ha effettuato una serie di esercitazioni nucleari su larga scala via terra, mare e aria. Sono stati lanciati missili balistici intercontinentali Yars e Sineva, oltre a due missili da crociera Kh-102 a capacità nucleare. Putin ha rivendicato che la modernizzazione delle forze di deterrenza nucleare russe ha raggiunto "il livello più alto al mondo".

Gerasimov ha aggiunto che sul fronte ucraino le forze russe avrebbero accerchiato un gran numero di soldati di Kiev nella regione di Donetsk e sarebbero in avanzata in diverse aree del fronte orientale e meridionale, tra cui Kharkiv e Zaporizhzhia.

Silenzio dalla Casa Bianca
Al momento, la Casa Bianca non ha rilasciato dichiarazioni sull'annuncio russo. Tuttavia, l'amministrazione statunitense si trova ora davanti a una scelta strategica: ignorare il messaggio del Cremlino o avviare negoziati sul controllo degli armamenti, come implicitamente suggerito da Mosca.

 

Il test del Burevestnik non è solo un evento militare, ma un atto politico calcolato. La Russia intende dimostrare di possedere armi in grado di riportare l'equilibrio strategico globale sotto i propri termini, rilanciando di fatto una nuova corsa agli armamenti nucleari. L'Occidente è avvertito: Mosca è pronta a usare la forza del deterrente atomico per difendere i propri interessi, senza concessioni.

 


[1] "Burevestnik" (Буревестник) in russo significa "uccello della tempesta" un uccello marino noto per volare durante le tempeste e quindi simbolo di forza, presagio e capacità di sfidare gli elementi più ostili.
La figura dell'uccello della tempesta divenne celebre grazie alla poesia "La canzone dell'uccello della tempesta" (Песня о Буревестнике) di Maksim Gorkij.
In questa poesia, il burevestnik è il simbolo dello spirito rivoluzionario che invoca la tempesta come momento di purificazione e rinascita. Non teme la tempesta, anzi, la desidera: rappresenta la forza che precede i grandi cambiamenti storici.
In epoca sovietica, questo poema fu usato come metafora dell'arrivo della Rivoluzione bolscevica. L'uccello della tempesta era l'eroe positivo che annunciava la fine del vecchio mondo.

Autore Alberto Valli
Categoria Esteri
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