“Francesco, oggi al supermercato Deco di Qualiano ero con mia figlia che si è spaventata per questa povera testa di maiale esposta al bancone macelleria”.

Pur non risultando illegale l’esposizione di parti animali destinate alla vendita, l’episodio riapre un tema di sensibilità e buon senso.

È chiaro che scene del genere possono impressionare i bambini e risultare fuori luogo in un contesto di grande distribuzione. Non si tratta di criminalizzare il commercio delle carni, ma di interrogarsi su cosa sia davvero necessario mostrare in un supermercato frequentato da famiglie. Esiste il diritto di vendere, ma anche il dovere di rispettare la sensibilità comune”.

Non è proibito vendere questi prodotti, ma in molti Paesi europei si è già scelto di evitare esposizioni così impattanti. Credo sia arrivato il momento di riflettere anche qui su pratiche più rispettose, soprattutto nei confronti dei bambini.