Europa in allarme: “Gli Stati Uniti potrebbero abbandonare Kiev”
La crepa tra Washington e le capitali europee non è più un sospetto sussurrato nei corridoi diplomatici. È nero su bianco. Secondo appunti di una conference call di cui è venuto in possesso il settimanale tedesco Der Spiegel, i leader europei avrebbero avvertito Volodymyr Zelensky di prepararsi al peggio: gli Stati Uniti potrebbero lasciarlo solo sul punto più delicato dei negoziati di pace con la Russia.
Macron: “Rischio concreto di tradimento”
Emmanuel Macron non ha usato mezze parole. A detta della trascrizione inglese ottenuta dal settimanale, il presidente francese ha parlato di un “rischio reale” che Washington decida di chiudere la partita concedendo terreno a Mosca. Il nodo rimane quello delle concessioni territoriali, tema su cui l’Ucraina potrebbe trovarsi a dover accettare un compromesso impostogli da Washington.
Macron avrebbe sottolineato l’assenza totale di garanzie di sicurezza alternative. In sostanza: gli Stati Uniti potrebbero forzare Kiev a fare concessioni senza offrirle nulla che in futuro possa garantirle una reale protezione.
Merz: “Stanno giocando con voi e con noi”
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz sarebbe stato ancora più diretto. Sempre secondo gli appunti citati da Der Spiegel, ha invitato Zelensky a muoversi “con molta attenzione”. La frase più pesante — riportata senza attenuanti — recita: “Stanno giocando con voi e con noi”.
Il riferimento sarebbe ai due emissari americani incaricati da Donald Trump per la trattativa con Putin: Steve Witkoff, imprenditore immobiliare, e Jared Kushner, genero del presidente.
Non solo Parigi e Berlino: anche Helsinki e la Nato diffidano
Il documento non dipinge un’eccezione francotedesca, ma un clima di sfiducia diffuso. Persino il presidente finlandese Alexander Stubb, uno dei pochi europei a vantare rapporti solidi con Trump, avrebbe avvertito: “Non dobbiamo lasciare l’Ucraina e Volodymyr da soli con questi tizi”.
Al suo monito si sarebbe aggiunto Mark Rutte, segretario generale della NATO, che avrebbe confermato la necessità di proteggere Zelensky nella fase negoziale.
Diplomazia a due facce
Nelle dichiarazioni ufficiali, le cancellerie europee continuano a lodare la nuova iniziativa di pace americana. Dietro le telecamere, però, le parole sono ben diverse: sfiducia, timore di un accordo lampo definito a Washington e calato sull’Europa senza consultazione.
Il weekend precedente la call era già stato pesante: l’incontro in Florida tra il capo della sicurezza ucraina Rustem Umerov e i negoziatori americani Witkoff, Kushner e il segretario di Stato Marco Rubio aveva allarmato i partner europei, esclusi dal tavolo.
Smentite e silenzi
Stando al reportage, almeno due partecipanti alla conversazione avrebbero confermato la fedeltà delle citazioni riportate. Dal lato ucraino, però, nessun commento. Berlino tace. Parigi nega: l’Eliseo ha respinto in blocco le frasi attribuite a Macron.
Resta il fatto: l’Europa non si fida della regia americana. L’operazione di pace sponsorizzata da Washington è accolta con applausi in pubblico e con un gelo palpabile dietro le quinte. La guerra in Ucraina, ancora una volta, è meno una questione di principio e più una questione di potere.
Fonte: www.spiegel.de/politik/ukraine-verhandlungen-europaeer-misstrauen-trumps-friedensplan-a-7a439009-716d-48de-bda6-5d3926d8dbc3