Corte dei Conti
NOTA STAMPA DEL 27 NOVEMBRE 2025La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data odierna la deliberazione n. 19/2025/PREV, rendendo note le motivazioni per le quali il 29 ottobre scorso è stato ricusato il visto - e la conseguente registrazione - della delibera CIPESS n. 41 del 6 agosto 2025 avente a oggetto: “Collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria: assegnazione risorse FSC ai sensi dell’articolo 1, comma 273-bis, della legge n. 213 del 2023 e approvazione, ai sensi dell’articolo 3, commi 7 e 8, del decreto-legge n. 35 del 2023, del progetto definitivo e degli atti di cui al decreto-legge n. 35 del 2023”.Il Collegio, nell’espletamento del controllo preventivo di legittimità, ha ritenuto di assegnare prioritario rilievo alla:
Violazione della direttiva 92/43/CE del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, a causa della carenza di istruttoria e di motivazione della c.d. delibera IROPI;Violazione dell’art. 72 della direttiva 2014/24/UE, in considerazione delle modificazioni sostanziali, oggettive e soggettive, intervenute nell’originario rapporto contrattuale;Violazione degli artt. 43 e 37 del decreto-legge n. 201/2011, per la mancata acquisizione del parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti in relazione al piano tariffario posto a fondamento del piano economico e finanziario.Con la medesima delibera sono state, altresì, formulate osservazioni relative a ulteriori profili confermati all’esito dell’adunanza, ma ritenuti non decisivi ai fini delle valutazioni finali.Corte dei conti
Ufficio Stampa

Ciò che la Corte dei Conti ha rilevato nel bocciare il progetto del ponte sullo Stretto, rispolverato da Salvini, Meloni e Tajani, lo ha spiegato il verde Angelo Bonelli in questo commento:

"Le motivazioni con cui la Corte dei Conti ha ricusato la delibera del CIPESS sul Ponte sullo Stretto evidenziano la totale illegittimità della procedura seguita per approvare il progetto. Ci troviamo di fronte a uno scandalo compiuto ai danni dei soldi degli italiani: 14 miliardi di euro che potevano essere destinati alle vere priorità del Paese.La responsabilità politica e istituzionale è del ministro Salvini e dell’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, che devono dimettersi immediatamente. Sono state violate le leggi della Repubblica italiana e quelle europee in materia ambientale e di concorrenza; non esiste un piano economico-finanziario che dimostri la reale sostenibilità dell’opera.Per questo ho inviato un esposto alla Corte dei Conti europea: Salvini e il Cda della Stretto di Messina dovranno spiegare l’utilizzo dei finanziamenti del Fondo di Sviluppo e Coesione e dei fondi europei del Cinea.Hanno ingannato gli italiani e, se non ci fossimo stati noi con i nostri esposti a denunciare irregolarità e forzature, oggi avremmo vissuto un altro scenario. Questa è una vittoria della democrazia e dei cittadini".

Per avere un'idea della faccia tosta di Salvini, che ovviamente sta facendo finta di disinteressarsi di quanto pubblicato oggi dalla Corte dei Conti, ecco quanto sta pubblicando sui propri social in relazione al risultato delle regionali in Veneto"Il lavoro paga, l’impegno paga. In Veneto arriva un risultato storico per la Lega: 36% e il governatore più giovane d’Italia, a soli 33 anni. Un segnale forte in una regione che guarda al futuro, dove competenza, merito e passione sono stati premiati. Ai giovani dico: credeteci. Chi si impegna può arrivare ovunque".