"Bisogna uscire dall'ipocrisia tutta italiana di far finta che il tema del suicidio assistito — o come preferisco chiamarlo, la gestione del fine vita — non esista. Esiste eccome.Il governo ascolti le Regioni che di questo argomento, loro malgrado, si devono occupare quotidianamente per poter dare risposte adeguate".

È quanto Luca Zaia, il presidente leghista della regione Veneto, ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera, commentando così l'impugnazione della legge toscana sul fine vita da parte del governo:

"Ne prendiamo atto. E che sia competenza dello Stato è ciò che ha detto anche la Corte sollecitando il Parlamento. Con coerenza il governo impugna una legge per rivendicare la propria competenza, con altrettanta coerenza dovrebbe fare questa legge di propria competenza. Perché non è un problema politico. Si convochino le Regioni per affrontare il tema. Altrimenti finirà per accadere di nuovo ciò che è successo a Eluana Englaro: un padre che ottiene la sospensione dell'alimentazione artificiale con una sentenza di Tribunale. Un Paese civile non dovrebbe gestirla così"."È un tema etico, non di destra o sinistra. ... C'è un mantra: che chi è contro il fine vita è di destra. Beh, io non sono di sinistra, e sappiamo che a sinistra ci sono sacche importanti di persone che non sono d'accordo con la gestione del fine vita. Proprio che ci siano favorevoli e contrari in entrambi gli schieramenti è la prova che è un tema etico e non politico. È il momento di trovarci attorno a un tavolo, ascoltando le istanze di tutti. Se non arriveremo alla legge in maniera programmata e per scelta, la subiremo per necessità".

Le parole di Zaia sono la migliore riprova dell'incapacità di governare di Giorgia Meloni.