La magistratura è veramente al di sopra delle parti, imparziale ed obiettiva, o si lascia influenzare da determinate correnti politiche?
Oggi il 50% dei processi termina con un'assoluzione, insomma, la metà degli imputati viene ritenuta innocente.
La separazione delle carriere comporta che i pubblici ministeri, quelli che dirigono e coordinano le indagini, abbiano una carriera separata da quella dei giudici, che giudicano quando si arriva al processo. Praticamente i PM indagherebbero e basta ed i giudici giudicherebbero e basta.
Per ora, invece, sono liberi di passare da una carriera all'altra [vi sono dei limiti rappresentati dall'esclusione di conflitti d'interesse, dalla valutazione di idoneità, dall'arco temporale e dal territorio in cui dovranno operare, ndr].
Uno dei timori di chi è contrario a questa riforma consiste nel fatto che un ufficio di Pubblico ministero (che conduce le indagini) separato ed indipendente diventerebbe troppo forte e troppo vicino alle forze dell'ordine, quindi assai meno garantista [successivamente finirà per essere alle dipendenze del ministero della Giustizia e, di conseguenza, di chi governa. Indirettamente e inavvertitamente lo hanno dichiarato sia Nordio che Meloni, ndr].
Al termine garantismo si possono dare due significati:
Uno è "Principio dello stato di diritto che si concretizza nell’esistenza di un insieme di garanzie costituzionali atte a tutelare le fondamentali libertà dei cittadini nei confronti del potere pubblico (spec. del potere giudiziario)".
L'altro è: "Difesa a oltranza dei diritti e degli interessi del singolo o delle categorie nei confronti delle esigenze di funzionalità e di efficienza delle istituzioni".
Ovvero quando la magistratura è eccessivamente indulgente, per motivi ideologici od opportunistici, verso persone che delinquono... e la mia opinione è che ciò succeda abbastanza spesso. In effetti, la chiave è tutta nel garantismo, quello che viene usato per far chiudere un occhio (anche due) ai giudici quando l'imputato sta loro “simpatico", cioè, secondo certi parametri, è ritenuto una povera vittima della società [Non possono esistere sentenze "estemporaneee". In Italia vi sono tre gradi di giudizio e i giudici - a differenza di quanto accade nel mondo anglosassone - devono applicare la legge in base alle norme esistenti votate dal Parlamento. Se tali norme non prevedono casi particolari un giudice può|deve rimandare il caso alla Corte costituzionale, ndr].
Le carriere non separate portano ad una magistratura compatta ed unita, un blocco unico. A prescindere da chi ha presentato la nuova legge, il voltagabbana Nordio, la solita Meloni e il solito Salvini, guardiamo quali vantaggi può portare il cambiamento a noi cittadini.
Meloni & C. hanno interesse a contrastare Magistratura Democratica, braccio giudicante del PD e soci- Ostacolare Magistratura Democratica coincide con gli interessi del popolo italiano? Se il garantismo per motivi ideologici è meno frequente e la giustizia diventa più severa quando necessario, direi di sì [Una valutazione del tutto smentita dal fatto che "tutte", ma proprio tutte, le correnti della magistratura - per la prima volta - si sono schierate apertamente contro la riforma].
A primavera del 2026 ci sarà un referendum che interrogherà i cittadini sul via libera alla riforma costituzionale approvata in Parlamento per la separazione delle carriere. Stavolta conviene partecipare: è una rara occasione per decidere su una questione davvero importante [un referendum costituzionale non prevede il quorum, per cui non val la strategia della non partecipazione per far fallire un referendum, ndr].

