Per decisione della Giunta comunale il Centro affidi distrettuale nascerà in un immobile confiscato alla mafia. La votazione è avvenuta con una delibera, che costituisce atto d’indirizzo agli uffici per attivare quanto necessario a riqualificare l’immobile di via Tre Monti, confiscato nel 2012 e assegnato nel 2018 dall’Agenzia nazionale al Comune mamertino.
Si tratta d’un appartamento di circa 70 mq dal valore di circa 110 mila euro. L’abitazione, che inizialmente era stata promessa, nel 2019 all’associazione Astrea, è rimasta praticamente vuota e abbandonata, poiché pochi mesi dopo ci si è resi conto che necessitava un bando per l’assegnazione, che è stato pubblicato nell’agosto del 2020; ma che non ha portato all’individuazione di alcun soggetto interessato. A distanza di anni l’attuale Amministrazione ha deciso di recuperare l’immobile, che comunque necessita di interventi di ristrutturazione e sistemazione e adibirlo appunto a Centro Affidi Distrettuale, destinando una parte del locale anche a “Spazio Neutro”.
Il Centro affidi sarà dunque organizzato con un’equipe multidisciplinare e un coordinamento territoriale per sviluppare una sinergia tra le varie municipalità.
“La costituzione del Centro Affidi Distrettuale è un progetto, che rappresenta un significativo ampliamento dell’offerta dei servizi socio-sanitari per i cittadini più vulnerabili. – afferma l’Assessore ai Servizi sociali Natascia Fazzeri – Non si limiterà alle tradizionali attività di affidamento; ma si configurerà come un punto di riferimento per l’affiancamento e il supporto di tutti quei genitori, che possono trovarsi in situazioni di difficoltà temporanea o permanente, una forma di aiuto, che si realizzerà accogliendo nella propria casa e nella propria vita un bambino o un ragazzo per il tempo necessario, affinché la sua famiglia possa risolvere le sue difficoltà”.
I servizi del Centro includeranno la valutazione e l’accompagnamento delle famiglie affidatarie; il supporto psicosociale ai genitori in difficoltà, la mediazione familiare e il sostegno alla genitorialità, il coordinamento con i servizi sociali territoriali. La realizzazione di un affido sarà costruita in collaborazione con l’A.S.P. (con la quale sarà sottoscritto un protocollo d’intesa) e con la guida degli operatori specializzati del Distretto, che accompagnano e sostengono l’intero percorso.

